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FARMACISTI E FARMACI GENERICI. MEGLIO VENDERNE MENO VISTO CHE SI GUADAGNA MENO? MANCA ANCHE L'INFORMAZIONE E LA CONSAPEVOLEZZA. L'ASPETTO TECNICO
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Comunicato 
19 maggio 2005 0:00
 

Firenze, 19 Maggio 2005. In Italia il mercato dei farmaci generici stenta a decollare: a differenza di altri Paesi le percentuali di vendita rispetto ai farmaci di marca sono a dir poco ridicole: 1,7% in valore e 3,3% in volume (in Olanda, per esempio, le rispettive percentuali sono 21,4 e 47,7 -vedi tabella *). Come mai? I fattori possono essere molteplici e noi ne rileviamo due che ci sembrano abbastanza rilevanti: uno economico e l'altro tecnico.
Economico. Ci giungono segnalazioni che diversi farmacisti sconsigliano l'uso di farmaci generici, perche' quelli di marca garantirebbero di piu' l'effetto, grazie agli eccipienti utilizzati (eccipiente: sostanza priva di qualsiasi attivita' farmacologica che si mescola ad una sostanza attiva per poterla usare nella forma voluta facilitandone la somministrazione). I motivi economici di questi "consigli" ci paiono evidenti: minor prezzo, minore percentuale di guadagno; anche perche' i generici costano meno solo perche' riguardano quei medicinali che non sono piu' coperti da brevetto e, per essere sul mercato, il generico deve essere per legge, "bioequivalente" alla specialita' medicinale registrata, deve cioe' avere lo stesso principio attivo presente nella medesima dose e la stessa forma farmaceutica. Non solo, ma dopo questo "consiglio", chi assume questo farmaco, se non ben informato, a causa dell'effetto placebo potrebbe avere effetti diversi da quelli reali.
Tecnico. E' la denuncia fatta in questi giorni dal principale ospedale del Piemonte, le Molinette di Torino, sui troppi errori in cui incorrono nell'uso dei generici grazie alle confezioni non molto chiare e talvolta molto simili.
Una situazione quindi, che non favorisce le tasche dello Stato e quelle dei consumatori. L'unico rimedio e' l'informazione: degli ordini professionali (farmacisti e medici), del ministero della Salute, delle aziende produttrici, della stampa specialistica e non.
In particolare, per l'aspetto economico di cui sopra, chiediamo un preciso intervento dell'ordine dei farmacisti.
Vincenzo Donvito, presidente Aduc

* Tabella
- il primo dato e' % in valori sul totale del mercato farmaceutico
- il secondo dato e' % in volumi sul totale del mercato farmaceutico
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Italia: 1,7 - 3,3
Spagna: 4,5 - 7
Francia: 5,9 - 11,7
Portogallo: 6,2 - 4
Danimarca: 13,4 - 37,9
Gran Bretagna: 17,9 - 39,2
Germania: 19 - 32,7
Olanda: 21,4 - 47,7
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dati riferiti a giugno 2004. Fonte: Assogenerici - Associazione Nazionale Industrie Farmaci Generici
 
 
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