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Fascismo e antifascismo. Stupidità e fomentazione del diverso. Non se ne viene fuori?
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Comunicato di Vincenzo Donvito
14 novembre 2018 14:02
 
 La Procura della Repubblica di Forlì ha aperto un fascicolo sulla militante fascista che lo scorso 28 ottobre, a Predappio durante una manifestazione per una “sua” festa sfoggiò una maglietta con la scritta Auschwitzland, realizzata con la stessa grafica di Disney. Ci fu una sollevamento di scudi da diverse parti (1) tant’è che, verosimilmente, lo stesso partito della signora, Forza Nuova, provvide a sospenderla. Oggi ci viene confermato dal procuratore della città romagnola che hanno deciso di indagare, anche se al momento non vengono forniti particolari, soprattutto per il reato contestato.
Questa signora ha commesso il classico reato di opinione. Infatti, dalle parole non è passata ai fatti: con la macabra divisa che si è inventata non ha assaltato un tempio ebraico, o un’associazione gay, o un campo rom (le tre vittime più numerose preferite dai nazisti a cui si fa riferimento), ma si è limitata a mostrasi sorridente dopo che, col suo corpo e i suoi abiti, ha “pronunciato” un lungo e ben caratterizzato discorso sul proprio credo politico. A nostro avviso una fessacchiotta (2), tant’è che per questo genere - nel ramo “politica” della fattispecie - c’è una fila lunghissima per entrare a farne parte.
Punto e basta. Per quanto ci riguarda.
Invece no. Siamo in Italia. Bellezza. La Terra dei fascisti e degli antifascisti. Che pur se – A.D. 2018 – sepolti dalla storia, continuano a manifestarsi, a farsi guerre, a pestarsi (anche se col martello e la bilancia della giustizia). E quindi, in questa Terra, vuoi che non doveva venir fuori un procuratore che aprisse un fascicolo? Non ce l’abbiamo col magistrato romagnolo, per carità: vista l’obbligatorietà dell’azione penale, a fronte delle – immaginiamo – centinaia di denunce che avrà ricevuto, non avrebbe potuto fare altrimenti. I problemi sono altri, e due: chi ha fatto le denunce e la sussistenza nei nostri codici dei reati d’opinione, tra cui ascrivere anche l’apologia del fascismo. Per capirci: se in Usa dovessero esserci reati come questi dei nostri codici, le carceri di quella federazione sarebbero mille volte più strapiene di quanto già non lo siano oggi. E sono gli Stati Uniti, un punto di riferimento – in tutto e nonostante l’amministrazione Trump - per l’Italia e non solo, mica la Cina o il Venezuela.
Ci sembra di ricordare che uno dei maggiori leader dell’attuale governo, il ministro dell’Interno Matteo Salvini, più volte abbia detto di voler abolire i reati d’opinione… cosa aspetta? Intanto ci teniamo la molto probabile nuova martire grazie a chi denuncia e a chi -speriamo di no – non archivierà il tutto.

1 - https://www.aduc.it/comunicato/wow+siamo+tutti+antifascisti+bell+italia+amate_28646.php
2 – aspettiamo querela dalla signora
 
 
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