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Firenze e gestori carri attrezzi. I nuovi luddisti/boia in linea con le politiche che confondono diritti con disagi... per gli altri
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Comunicato 
19 marzo 2010 15:23
 
Il Comune di Firenze sta tentando una nuova politica in materia di pulizia strade e rimozione delle auto: molto difficile e per il momento con scarsi risultati, ma e' troppo presto per indicare un fallimento e cercare alternative. Crediamo che sia necessario ancora un po' di tempo. Ma, al momento, una cosa e' certa: li' dove gli esperimenti sono partiti, l'incubo della ricerca del parcheggio la notte della pulizia strada, e relativa rimozione dell'auto, e' un po' attenuato.
Si spererebbe che in questa situazione tutti siano comprensivi e diano una mano, evitando le difese meramente corporative delle proprie posizioni di privilegio. Non e' cosi' per i gestori dei carri attrezzi che, vistosi diminuito il lavoro, non hanno avuto dubbi: occupati gli uffici dell'assessorato alla Mobilita' hanno protestato contro questa nuova politica, meno rimozioni significa meno lavoro per loro e, quindi, rivendicano una sorta di ritorno alla politica precedente.
E' come se in un Paese, abolita la pena di morte, i boia protestassero contro i governanti perche' son rimasti senza lavoro. Questo e' un esempio estremo, ma non bisogna andare molto in la' nella storia per ricordare il movimento dei luddisti che, all'inizio del 1800, visto che con l'introduzione delle macchine i loro salari erano bassi e il lavoro veniva meno, esprimevano la loro rabbia distruggendo queste macchine.
Roba vecchia e superata? Mica tanto! Oggi abbiano i novelli luddisti/boia che, invece di essere sul e nel mercato con l'offerta delle proprie prestazioni, non trovano di meglio che insistere perche' la vita dei cittadini -tutti- che forse trarra' un giovamento da questa nuova politica dell'amministrazione, continui invece ad essere un incubo. Una “filosofia” di vita e della politica che trova conforto anche in tutti quei lavoratori di servizi di pubblica utilita' (e non solo) che, per protestare contro questa o quell'altra vessazione dei propri datori di lavoro, bloccano i treni, gli autobus, le strade, gli aeroporti con danni per tutti i cittadini, nonche' altri lavoratori che subiscono ritardi e danni per questi disagi.
Ci auguriamo che sui carri attrezzi il Comune tenga duro e, nel contempo, dia qualche indicazione a questi lavoratori per come poter offrire le proprie prestazioni senza nocumento con tempi e modi delle nuove politiche.
 
 
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