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Governo. Alitalia nazionalizzata? Pagano i cittadini
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Comunicato di Primo Mastrantoni
19 settembre 2018 8:57
 
 Il governo vorrebbe nazionalizzare, o meglio italianizzare, l'Alitalia ma questa scelta ha un costo. Chi paga? Noi, i contribuenti.
Lo stato disastroso dell'Alitalia sta in pochi numeri.
Vediamo.
Alitalia ha un debito con lo Stato, cioè con noi, di 900 milioni, perde 1,7 milioni al giorno; i proventi per passeggero su 1000 km, sono di 69 euro mentre il gruppo Lufthansa ricava 107 euro, cioè il 40% in più.
Il 98% dei bilanci trascorsi di Alitalia ha segnato il rosso, tanto poi c'era Pantalone, cioè noi a saldare un conto salato: 7,4 miliardi di euro.
Lo slogan è sempre lo stesso "l'Alitalia agli italiani" di berlusconiana memoria, che è costata alle tasche, queste sì degli italiani, qualcosa come 3,2 miliardi di euro.
E' essenziale per il turismo, dicono dal governo, dimenticando che negli USA, dove non ci sono compagnie di bandiera, ci sono, invece, i primi tre vettori aerei per trasporto di passeggeri (American Airlines, Delta Air Lines e United Airlines) e l'Italia si pone all'ottavo posto nella graduatoria per il turismo, non perché non ci sia una compagnia di bandiera, ma perché c'è "un ambiente di business poco favorevole, una burocrazia imperante, un quadro legale inefficiente e una tassazione poco favorevole" scrive il World Economic Forum.
L'Alitalia se vuole competere deve rivedere rotte, uso dei veicoli, prezzi e contratti, altrimenti è destinata a una presenza marginale nel mercato del trasporto aereo.
Il "Governo del Cambiamento", Lega-M5S, invece, vuole ripetere l'operazione "l'Alitalia agli italiani" con i soldi della Cassa depositi e prestiti, delle Ferrovie dello Stato e delle Poste. 
In sostanza, con i soldi degli italiani.
 
 
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