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Governo. L'autolesionismo e il cilicio imposto agli italiani
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Comunicato di Primo Mastrantoni
5 giugno 2019 10:25
 
 L'autolesionismo è un atto che implica un danno al proprio corpo.
Può sembrare strano, ma la storia è piena di questi atti, basterebbe ricordare le pratiche degli antichi sacerdoti fenici del dio Baal che si tagliavano fino allo scorrimento del sangue, o quelle dei sacerdoti Maya che perforavano il proprio corpo o l'utilizzo del cilicio, una corda costellata da uncini o nodi, stretta intorno alla vita, praticato dai cristiani.

Il cilicio ricorda un recente provvedimento votato dalla Camera dei Deputati, su proposta della maggioranza lega stellata, che impegnava il Governo a emettere i minibot.

Il mercato ha reagito negativamente, tanto da indurre il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, a smentire qualsiasi volontà in tal senso del Governo.

I mini-Bot sono titoli di Stato, non cambiabili in euro, che sarebbero presenti solo nel nostro Paese, al portatore, senza scadenza, con l'indicazione del loro valore, utilizzati per i pagamenti della pubblica amministrazione. Sarebbero una moneta parallela all'euro, il che contrasta con la normativa europea, che l'Italia ha sottoscritto, la quale prevede l'euro come unica moneta dell'Eurozona. Inoltre, emettere questa tipologia di titoli costituirebbe una passività dello Stato, aumenterebbe cioè il debito. E' come farsi male da soli, e poi, i legastellati si lamentano delle paventate procedure d'infrazione della Commissione europea.

L'attuale presidente della Commissione Bilancio, il deputato leghista Claudio Borghi, dichiarò che varare i minibot sarebbe "una maniera subdola per introdurre fintamente un'altra moneta".

Sostanzialmente, significa uscire dall'euro e dalla Unione europea.
Sarebbe una catastrofe, un terremoto economico sotto le cui macerie finirebbero schiacciati gli italiani.

Eppure, ai deputati lega stellati piace infliggersi il cilicio e, soprattutto, imporlo a tutti noi.

L'imbecillità, politica s'intende, è un virus diffuso. Purtroppo, non c'è il vaccino.
 
 
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