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Governo. La carica di Balaklava
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Comunicato di Primo Mastrantoni
13 novembre 2018 11:54
 
 La carica di Balaklava è passata alla storia come il frutto della follia e della incompetenza.

Nel corso della guerra di Crimea, nel 1854, una brigata di cavalleria leggera britannica, situata nella valle di Balaklava, attaccò le forze russe attestate sulle colline circostanti con cannoni, fanteria e cavalleria. I russi, da posizioni di forza, aprirono il fuoco con batterie e fucilieri.  
Fu un massacro 

La carica di Balaklava ricorda la proposta di bilancio del governo legastellato. 

Abbiamo già rammentato che Banca d'Italia, Banca Centrale Europea, Corte dei Conti, Istat, agenzie di rating, Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo, Fondo Monetario Internazionale, Ufficio Parlamentare di Bilancio, Commissione europea e tutti i ministri delle Finanze della zona euro, hanno espresso, eufemisticamente, forti dubbi sulla manovra economica del governo, il quale, però si ostina a confermarla.

Ebbri del successo elettorale e sondaggistico, il vicepremier Luigi Di Maio ritiene che gli ottoni decorativi della divisa da ussaro possano fermare i proiettili e l'altro vicepremier, Matteo Salvini, è convinto che l'urto dei cavalli, di per sé, possa sfondare le linee avversarie. 

Il problema è che la brigata di cavalleria è l'Italia e i due vicepremier, Di Maio e Salvini, ci stanno conducendo lungo la valle di Balaklava. Il massacro è prevedibile e certo.

Per riportare alla realtà i due vicepremier, occorre ricordargli che non siamo in guerra e che, semmai, la guerra la stanno facendo loro agli italiani. Sulle colline, a sparare sulla brigata Italia, ci sono Salvini e Di Maio, armati della loro pericolosa incompetenza.
 
 
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