“Acqua azzurra, acqua chiara… Motocicletta, 10 Hp, tutta cromata… “. Ogni volta che sento il nome Battisti, come ogni buon italiano medio, non posso che cominciare a pensare alle canzoni d’amore di una gioventu’ che, proprio grazie a queste canzoni, sembra eterna. Grazie Lucio. Ma… Cesare? Classe 1875, fervente socialista del suo secolo e patriota italiano, che mi ricordo ce lo facevano studiare a scuola. Poi c’e’ quello al singolare: Leon Battista Alberti, che non e’ solo una strada come dicono i ragazzi d’oggi, ma uno dei “forti”, secolo XV, la cui urna e’ in Santa Croce a Firenze. E che dire di quel Battisti compagno di classe della figliola, in 4 elementare qualche anno fa, che ragazzo vulcanico… oh dio, un po’ fissato per il pallone, ma adorava la mia figliola. Ma, che leggo? Oggi sulle prime pagine dei giornali? C’e’ un altro Battisti, ancora Cesare, in fuga in America latina. Dagli Appennini alle Ande. E perche’ in prima pagina? Pare che abbia ammazzato qualcuno… ah come quell’altro che ha ammazzato l’amante… ma perche’ non e’ piu’ in prima pagina? Boh! Si saranno abituati. Questo Battisti americolatino sembra che sia un proletario armato per il comunismo… ehila’ che paroloni. Cos’e’ un film, una nuova serie di Netflix sui proletari armati italiani, e ‘sto americolatino sta rivendicando i diritti d’autore come fa il fratello di Pablo Escobar per Narcos? Lo leggo dopo, che’ mi interessa sapere cosa succede in Spagna… ma dov’e’, ah, e’ dentro. Ma chi cazzo sara’ di cosi’ importante? Una sorta di Adolf Eichmann per cui, al processo di Gerusalemme del 1961, il New Yorker invio’ Hannah Arendt che poi ha scritto e riscritto testi gloriosi in materia? Boh. Eppure, fammi pensare. Io c’ero, ero un attento studente che voleva cambiare il mondo, quando questi proletari armati esistevano… ma proprio non me li ricordo. Brigate Rosse, poi quegli altri e quegli altri ancora, Prima Linea, ….. ma ‘sto Battisti proletario armato…. Proprio non mi sovviene. Sara’ importante, altrimenti perche’ in prima pagina. E poi, le dichiarazioni di tutti i politici di piccolo, medio e alto rango. Ah, oggi in classe di mia figlia, che ora e’ gia’ in seconda media, leggono alcune prime pagine dei quotidiani… me la vedo stasera quando le faro’ la fatidica domanda: “com’e’ andata oggi a scuola”? E invece della solita occhiata di commiserazione che in genere viene gettata verso i vecchi in queste occasioni, ,mi dira’: boh, strano, parlavano di uno che scappava….