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Orari negozi festività. Grazie a Cgil-Cisl-Uil per esserci e ricordarci la farsa
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Comunicato di Vincenzo Donvito
17 aprile 2019 8:25
 
 Filcams, Fisascat e Uiltucs della Toscana (e non solo, sembra), le organizzazioni sindacali di commercio dei tre maggiori sindacati italiani (Cgil, Cisl e Uil), puntuali come un orologio a cucù svizzero, hanno proclamato anche quest’anno, per li giorni “clou” delle festività pasquali (domenica 21 e lunedì 22 aprile) lo sciopero del commercio, al fine di ribadire il loro appoggio al governo italiano che ha proposto una drastica limitazione degli orari rispetto alla “legge Monti” (DL 201/11 “Salva Italia”).
I nostri sindacati sostengono, dietro lo slogan “No al sempre aperto”, che dopo la liberalizzazione degli orari non ci sia stato “nessun aumento dei consumi e tanto meno dell’occupazione”, che siano “peggiorate le condizioni di lavoro, gli orari, la vita delle lavoratrici e dei lavoratori”, e che sia “aumentata la precarietà” (1).
Bontà loro, visto che (ne citiamo solo tre) ci sono fior fiore di organizzazioni che dicono il contrario: Associazione nazionale dei Comuni d’Italia (Anci) che, nell’ipotesi che la legge attuale sia modificata, rivendica maggiore deroghe visti i buoni profitti dell’attuale situazione (2), Federdistribuzione (3), e un articolato studio di Mediobanca che nel quadro generale evidenzia i vantaggi di queste aperture (4).
Poi ci sono le logiche umane e politiche che - si sa - vanno interpretate, lette, valutate e sottovalutate, pesate e soppesate rispetto ai punti di vista, in considerazione che quelle generali fanno solo parte dell’iperuranio dei concetti aristotelici della Politica, imperanti – invece – quelli accennati, “sloganizzati” e riferiti a presunti sensi comuni che, a guardare i consumatori medi, sembra siano rimasti fermi alla metà del secolo scorso.
Ma il mondo oggi è così. Ci siamo abituati e i nostri sindacati non ne sono da meno.
Quello che ci colpisce, e che ce li fa ammirare, è la loro precisione, continuità, insistenza e “stomaco forte” (soprattutto il sindacato della Cgil) a far proprie le posizioni del disegno di legge governativo in discussione in Parlamento.
Sappiamo, visto quello che è già accaduto negli anni passati in identici contesti, che a questo appello allo sciopero non risponderà nessuno. I negozi della grande distribuzione (che sono oltre il 90% del settore) hanno fissato le loro tabelle di apertura e chiusura non certo tenendo conto di questa iniziativa dei nostri sindacati; le famiglie e i singoli consumatori si informeranno all’ultimo momento (come sempre) per eventualmente andare a fare compere in questi fatidici giorni, magari maledicendo questi sindacati perché vorrebbero costringerli ad acquistare le loro scarpe nuove nei centri città, dove i negozi sono comunque sempre aperti e dove le merci costano come minimo il triplo dei centri commerciali periferici… che sono quelli che i nostri sindacati vorrebbero chiusi per le festività.
Tutto questo in un contesto – per Pasqua e Pasquetta, figurati – dove i lavoratori di tantissimi servizi pubblici e privati, non considerati dai nostri sindacati a dal disegno di legge del Governo, lavorano e ci offrono i loro servizi e i loro prodotti. Chiudiamo le autostrade e le stazioni di servizio, o i negozi nelle stazioni ferroviarie e aeroporti, o i bar e i ristoranti dove forse i dirigenti di questi sindacati andranno a mangiare con le famiglie a Pasqua e Pasquetta? Insomma, abbiamo reso il concetto. Esempi a iosa, e si faccia lavorare il pensiero, l’osservazione e il buon senso. Già, il buon senso, quello che molto spesso ci accorgiamo manchi in tante norme e leggi che si fa finta di applicare nel nostro Paese e, per la loro disattesa sistematica che le fa diventare burlesche, sono uno dei cancri del nostro quotidiano.

1 - http://www.tosc.cgil.it/index.php?id_oggetto=37&id_cat=0&id_doc=32649&id_sez_ori=1187&template_ori=9&&gtp=1
2 - Chiusure domenicali, Anci: «Più deroghe per città d’arte e turistiche»
https://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2019-04-10/sulle-chiusure-domenicali-decida-anche-comune-piu-deroghe-citta-d-arte-e-turistiche--163426.shtml?uuid=ABLqz5mB&fromSearch
3 - Federdistribuzione sui vantaggi dell’apertura senza limiti: https://www.federdistribuzione.it/concorrenza-e-liberalizzazioni/orari-di-apertura/
4 - Area Studi Mediobanca - Osservatorio sulla Gdo italiana e i maggiori operatori stranieri
https://www.mbres.it/sites/default/files/resources/rs_Focus-GDO-2018.pdf
 
 
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