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Padova. Inquinamento da polveri sottili. Esposto in Procura
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Comunicato di Maria Grazia Lucchiari
27 marzo 2010 14:27
 
C’è un decreto ministeriale che tutela la protezione della salute dall’inquinamento da polveri sottili, Pm10, che dal 2005, anno in cui è entrato in vigore, viene sistematicamente violato. Una disposizione che impone obblighi precisi a Sindaci e presidenti di Regione, la quale stabilisce che il valore limite di 50 ug/mc non è da superare per più di 35 volte l’anno.
A Padova nel 2005 ci sarebbero stati ben 159 i giorni di superamento dei valori limite; nel 2006 176; nel 2007 111; nel 2008 90; nel 2009 102.
Siamo al 27 di marzo e l’aria di Padova ha visto già 54 superamenti del limite della legge.
Per questo abbiamo deciso di rivolgerci alla Procura della Repubblica di Padova per chiedere con un esposto che vengano individuate le responsabilità di una situazione definita da numerosi studi scientifici di allarme sanitario.
L’Organizzazione Mondiale per la Sanità ha stimato una media di 8.220 morti l’anno gli effetti a lungo termine delle concentrazioni di Pm10 superiori ai 20 ug/mc.
Nel mese di febbraio l’Agenzia Regionale per l’Ambiente del Veneto ha denunciato alla Procura di Verona, che ha aperto una inchiesta, il 36esimo sforamento del tetto massimo di Pm10 consentito dall’inizio dell’anno. A Firenze nei giorni scorsi, nel corso del processo per l'inquinamento atmosferico da polveri sottili, il pubblico ministero Giulio Monferini al termine della sua requisitoria ha chiesto una condanna a 8 mesi di reclusione per il presidente della Regione Toscana Claudio Martini e per l'ex sindaco di Firenze Leonardo Domenici.
Inoltre chiederemo al Sindaco e all’assessore all’Ambiente di Padova di avviare una indagine per conoscere quanti sono gli accessi al Pronto soccorso negli ospedali quando in città si registrano picchi acuti di inquinamento. Così come è avvenuto per 15 giorni consecutivi nel mese di novembre ’09; per 9 giorni consecutivi in dicembre ’09; per 20 giorni consecutivi a gennaio 2010. L’ultimo picco di inquinamento acuto si è registrato per 11 giorni, dal 12 al 22 marzo, in cui la media giornaliera di polveri respirata, bambini e anziani compresi, è di 92,36 50 ug/mc.
Importanti studi scientifici hanno stabilito che l'aumento di mortalita' cardiovascolare si manifesta entro i 4 giorni successivi al picco di inquinamento. L'aumento di mortalita' per cause respiratorie si protrae per almeno 10 giorni. Per ogni aumento di 10 microgrammi di polveri sottili concentrate nell'aria, cresce del 3 per cento il rischio di problemi respiratori tipici dei bambini.
Nell’esposto presentato rileviamo che, nonostante la legge e il piano regionale prevedano in caso di inquinamento acuto misure emergenziali di tutela della salute pubblica, l’amministrazione comunale non ha ritenuto di informare le fasce sensibili della popolazione sui pericoli derivanti dall’esposizione del Pm10.
Qui il testo integrale dell'esposto
 
 
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