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PETROLIO: A 250 DOLLARI IL BARILE? RAZIONALIZZARE
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Comunicato 
17 agosto 2004 0:00
 

Roma, 17 Agosto 2004. Secondo gli esperti del Dipartimento dell'Energia degli Usa, gia' nel 2000, il petrolio avrebbe dovuto toccare quota 250 dollari a barile, mentre quelli della Exxon (bonta' loro) avevano previsto il tetto di 100 dollari/barile per la stessa data. Modelli di riferimento sbagliati, naturalmente visto che ad Agosto del 2004 siamo a 45 dollari/barile sui future. Dopo la guerra dello Yom Kippur (medioriente) del 1973, negli Stati Uniti fu approvata una legge sul risparmio energetico (in Italia fu varata nel 1991!) che porto' ad una diminuzione del consumo petrolifero del 17% e ad un sorprendente aumento della ricchezza del 27% in 10 anni, dal 1978 al 1987. Miracoli? No, solo un uso razionale delle risorse. In seguito, su pressione delle case automobilistiche tutto torno' come prima.
In Italia il 40% di energia viene consumata per uso edilizio (circa 20% per il riscaldamento e tra il 10% e il 15% per l'acqua sanitaria); il 90% degli edifici ha consumi elevatissimi per il riscaldamento, circa 200 Kwh per metro quadrato annuo, quando con una maggiore coibentazione si potrebbero abbattere i consumi energetici almeno del 50% a fronte di un aumento dei costi di costruzione del 2-3%. Tradotto in cifre significa che gettiamo al vento, e' proprio il caso di dirlo, 32 miliardi di euro di riscaldamento, cioe' spendiamo quella cifra per intiepidire l'aria che circonda la nostra abitazione. Insomma dei 1.500 euro l'anno che mediamente la famiglia italiana spende per riscaldarsi, 1.200 vanno persi. In termini di inquinamento ogni famiglia immette nell'ambiente 10.000 Kg di anidride carbonica invece dei 1.500 kg che si avrebbero con una casa ben coibentata ed energeticamente razionale. Illusioni? No, perche', per esempio, Comune e Provincia di Bolzano hanno avviato l'insediamento del quartiere di edilizia residenziale "Casanova" dove il consumo energetico sara' di 50 Kwh per metro quadrato anno, cioe' il 75% in meno rispetto agli edifici costruiti anche secondo i criteri della legge nazionale sul risparmio energetico (legge n.10/91). Dal 1973 al 2004 sono passati 31 anni, tempo sprecato!
Primo Mastrantoni, segretario Aduc
 
 
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