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PROTESTE CONTRO LE SCORIE NUCLEARI
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Comunicato 
19 novembre 2003 0:00
 

PERCHE' DANNEGGIARE LA COMUNITA' CON IL BLOCCO DI STRADE E FERROVIE?

Firenze, 19 Novembre 2003. Le manifestazioni contro lo stoccaggio delle scorie nucleari nel Comune di Scanzano Jonico stanno praticamente immobilizzando la viabilita' stradale e ferroviaria, grazie al blocco della stazione di Metaponto, che impedisce il transito dei treni della linea Bari/Crotone, treni che non possono neanche essere sostituiti con autocorriere a causa del blocco della statale Jonica.
Noi siamo convinti che le proteste in corso sono, oltre che legittime, anche giuste. Infatti non si capisce come da un lato lo Stato investa per lo sviluppo agricolo e turistico di quella zona e dall'altro, designandola come pattumiera d'Italia, gli dia una mazzata da tutti i punti di vista. Per cui non possiamo non condividere le preoccupazioni di chi vive, lavora e investe in quella zona.
Ma quello che non comprendiamo e ci preoccupa non poco e' perche' le manifestazioni contro il decreto del Governo debbano essere fatte violando i diritti di chi viaggia, e quindi danneggiando l'economia della zona e di tutti.
Forse le manifestazioni non avrebbero gli stessi risultati? Ne dubitiamo. Perche' la questione e' gia all'attenzione nazionale, sui media e nelle stanze del Parlamento e del Governo. E siccome le manifestazioni servono proprio a creare questa attenzione, non si capisce perche' debbano durare in questo modo danneggiando le stesse persone che le mettono in atto. Forse non si avrebbe la stessa attenzione se, per esempio, sulla statale Jonica i mezzi potessero passare tra due ali di manifestanti che distribuiscono materiale di propaganda delle loro ragioni a chi transita? O se nelle stazioni della zona (e quindi non solo a Metaponto) ci fossero dei presidi vistosi che distribuissero altrettante informazioni ai passeggeri in transito sui treni? Sicuramente ne guadagnerebbe la simpatia e il sostegno di chi non dovrebbe essere costretto a subire dei danni per non poter transitare su quelle strade e quei binari. E sicuramente continuerebbe ad essere all'attenzione nazionale, nell'agenda delle iniziative politiche e governative. L'importante e' non mollare e lasciare che siano altri a decidere per se stessi. Ma farsi male da soli e fare male ad altri, non se ne capisce proprio la ragione.
Ci auguriamo che chi abbia orecchie per intendere ed abbia a cuore la soluzione del problema piuttosto che la creazione del disagio, faccia tesoro di questo nostro rilievo per il rispetto dei diritti dei viaggiatori.
Vincenzo Donvito, presidente Aduc
 
 
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