testata ADUC
Puglia e gasdotti. TAP, opere pubbliche e ulivi. Centomila ulivi espiantati negli ultimi 4 anni. In silenzio
Scarica e stampa il PDF
Comunicato di Primo Mastrantoni
14 dicembre 2017 12:52
 
  "Negli ultimi 4 anni sono stati spostati circa 100 mila ulivi", dichiara Rosario Centonze, presidente dell'Ordine degli Agronomi di Lecce. In silenzio, aggiungiamo noi, per opere pubbliche o per adornare ville. Nulla a che vedere con la TAP, i cui lavori sono stati contestati perché assalterebbero il patrimonio ulivistico pugliese. Insomma, costruire una strada ed espiantare ulivi va bene, costruire un gasdotto sotterraneo ed espiantare, poi ripiantare, ulivi, non va bene. 
Si desume tutta la strumentalità delle polemiche sulla costruzione della TAP
Eppure, l'incidente avvenuto nella centrale di compressione del gas a Baumgarten (Austria), che ha indotto alla proclamazione dello stato di emergenza energetica nel nostro Paese, ripropone il tema della diversificazione degli approvvigionamenti energetici.
Vediamo un po' di dati.
Il 92% del gas è importato, l'8% è prodotto nazionalmente.
Di questo 92%: 
* il 45% proviene dalla Russia;
* il 29% proviene dall'Algeria;
* il 10%  proviene da Olanda e Norvegia;
* il 7% proviene dalla Libia;
* il 9% è gas liquefatto (navi) proveniente da varie fonti. 

Risulta, quindi, una forte dipendenza di approvvigionamento del gas dalla Russia. La TAP, il cui gas proviene dall'Arzebaigian, serve proprio a diminuire la dipendenza da un fornitore principale. Tutto qui. Le polemiche servono ad altro. Torneremo sull'argomento.
 
 
 
COMUNICATI IN EVIDENZA
 
AVVERTENZE. Quotidiano dell'Aduc registrato al Tribunale di Firenze n. 5761/10.
Direttore Domenico Murrone
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS