testata ADUC
Roma Capitale. La contraddizione
Scarica e stampa il PDF
Comunicato di Primo Mastrantoni
26 aprile 2019 9:37
 
 Affermare una cosa e il suo esatto contrario, è quello che possiamo definire una contraddizione.

Aristotele (filosofo greco, 384-322 a.C) sosteneva l'impossibilità che il medesimo attributo appartenesse e non appartenesse contemporaneamente al medesimo oggetto.
Non possiamo che inchinarci alla logica aristotelica, come farebbe qualsiasi persona di buon senso, non di senso comune.

Sembra, però, che la logica aristotelica non appartenga ad alcuni personaggi del mondo politico, anche della stessa formazione partitica.

Prendiamo il caso della Capitale d'Italia: città sporca, servizi carenti o assenti e degrado diffuso.

Questa realtà è cosi evidente che fa sbottare la sindaca penta stellata, Virgina Raggi, in una frase riportate da un settimanale: "Se la gente si affaccia vede merda".

In contraddizione con la sindaca Raggi, si pone il ministro delle infrastrutture e Trasporti, il penta stellato Danilo Toninelli che, rispondendo a un giornalista, che evidenziava la situazione romana, rispondeva con: "Lei continua a fare una narrazione catastrofica di Roma".
Per inciso, ricordiamo che il ministro Toninelli era quello che sosteneva che il tunnel del Brennero era autostradale e operativo, mentre è ferroviario e deve essere terminato.

Come fanno due esponenti di un medesimo partito, il M5S, a sostenere due tesi così diverse, anzi contrapposte?

Purtroppo per chi ci vive, Roma è una città sporca e il servizio di trasporto pubblico non funziona.

Non ci vogliono dei geni per capire, e prendere atto, che l'esperienza delle aziende municipalizzate romane è fallita.
L'Ama (rifiuti) e l'Atac (trasporti) devono essere poste nella condizione di funzionare e fornire il servizio che i cittadini pagano.  
E' necessario, quindi, indire un bando pubblico per attribuire questi servizi a chi offre le migliori condizioni per avere una città pulita e trasporti decenti.
Lo schema è semplice: il Comune indice la gara, le aziende (pubbliche o private) partecipano, il Comune fa i controlli.
In questo modo si ha trasparenza e legalità, due pilastri dei propositi del M5S.

Difficile? No, basta volerlo, ma la sindaca Raggi e il ministro Toninelli, preferiscono offrire ai cittadini un servizio che non funziona, purchè sia di proprietà pubblica e affidato con procedure interne.

Erano per il cambiamento ma non è cambiato nulla.
Una contraddizione, sosterrebbe il filosofo Aristotele.
 
 
COMUNICATI IN EVIDENZA
 
AVVERTENZE. Quotidiano dell'Aduc registrato al Tribunale di Firenze n. 5761/10.
Direttore Domenico Murrone
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS