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SCORIE RADIOATTIVE: ERANO TUTTI D'ACCORDO. LA SINDROME DEL NIMBY
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Comunicato 
20 novembre 2003 0:00
 

Roma, 20 novembre 2003. E' stata approvata all'unanimita', lo scorso 13 marzo, la relazione della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati (1) sulla necessita' ed urgenza di individuare un sito unico per le scorie radioattive. Il parere favorevole e' arrivato anche dai vari organismi tecnici, Apat (Agenzia per l'ambiente), Enea, Sogin e dai sindacati Cgil-Cisl-Uil. Non poteva essere diversamente visto che, lapalissianamente, e' piu' sicuro e controllabile un singolo sito che piu' siti. Alcuni depositi attuali sono a rischio alluvione, come quelli di Caorso, Trino Vercellese e Saluggia. A Saluggia l'alluvione ha invaso i depositi e portato la radioattivita' non si sa dove. L'area di Scanzano Jonico (Basilicata) presenta le caratteristiche richieste per un deposito di scorie e la scelta era in pratica inevitabile. E' ovvio che a nessuno fa piacere ospitare i rifiuti, in aggiunta radioattivi, ma questo e' il prodotto della scelta nucleare, che in occasione dei blackout elettrici qualcuno ha riproposto. All'epoca non si calcolo' il costo delle dismissioni degli impianti nucleari e dello stoccaggio dei relativi rifiuti, il che fa riflettere sull'incompetenza e irresponsabilita' di chi prese quelle decisioni. Ancor oggi si fa manfrina e si adottano provvedimenti di sequestro dell'area interessata o di pronunciamenti di denuclearizzazione del territorio regionale. Invece di affrontare il problema si preferiscono atti eclatanti e privi di qualsiasi valore, tanto per gettar fumo negli occhi dei cittadini preoccupati per la loro salute; non possiamo dar loro torto se gli amministratori locali si comportano in questo modo.
L'informazione e la logica del mercato rimangono le uniche armi per sconfiggere l'ignoranza e la paura. Sollecitare soltanto la sindrome del NIMBY (not in my backyard, non nel mio giardino) e' un classico di chi vuol cavalcare la protesta e non vuole risolvere i problemi: alle prossime elezioni fa sempre comodo! Il Governo nazionale, individuando diverse possibili localita' per lo stoccaggio di questi rifiuti, dovrebbe far scegliere alle comunita' locali se ospitarli o meno, dando loro in cambio incentivi economici ad hoc.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc

(1) Vedi sito della Camera dei Deputati:
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