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"LA STANZA DEL CRACK". COME AFFRONTARE UN PROBLEMA SANITARIO
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Comunicato 
1 settembre 2003 0:00
 

Firenze, 1 settembre 2003. Oggi primo settembre, presso la stazione ferroviaria di Francoforte apre i battenti un centro che consente ai consumatori di crack di fumare la sostanza in maniera controllata e sicura. E' il primo servizio attivato a Francoforte per governare questo fenomeno in espansione, mentre ad Amburgo ne sono in funzione gia' tre. Per il responsabile, Wolfgang Barth, e' importante soprattutto lo stato di salute dei tossicodipendenti, e spiega che i consumatori di crack soffrono spesso di infiammazioni alle labbra, alla lingua e alle mucose a causa delle pipe di metallo che utilizzano per inalare questo derivato dall'eroina.
Una iniziativa in linea con il metodo razionale e sanitario con cui diverse citta' tedesche stanno affrontando il problema dei consumatori di sostanze proibite, impedendo che al danno derivato dalla sostanza in se' si moltiplichi quello sanitario e sociale. Dalle "stanze dell'eroina", diffuse anche in Spagna, Gran Bretagna, Svizzera e Olanda ora l'iniziativa sanitaria si estende ai consumatori di cocaina sotto forma di crack, segnale che i consumatori di questa sostanza in questo modo, non sono piu' un caso raro (rispetto all'alta diffusione negli Usa), ma tale che le autorita' hanno pensato di dover intervenire. E di fronte ad un fenomeno esistente, se i sociologi, i religiosi, i politici ne discuteranno ai loro livelli, con le loro considerazioni, proposte e quant'altro, le autorita' sanitarie fanno il loro dovere, cioe' evitano che le persone si facciano piu' male di quanto gia' non se lo facciano fumando il crack, e che in questo non rappresentino un ulteriore danno per se stessi e per tutta la comunita'.
Questo avviene mentre in Italia il nostro Governo mostra tutte le intenzioni di voler abolire anche le terapie di mantenimento metadonico per i tossicodipendenti da eroina, e mentre questa terapia viene osteggiata anche li' -carceri- dove sarebbe consentito e dove ce ne sarebbe piu' bisogno, proprio per evitare che un carcerato tossicodipendente sia costretto dal suo bisogno sanitario a delinquere anche in carcere per procurarsi la sostanza (che circola tranquillamente in tutte le carceri).
E' come dire "ci sentiamo in Europa" .. Qui i malati si lasciano schiantare e li si stimola a delinquere di piu', in Germania e negli altri Paesi no. Qui il dibattito/confronto (quasi inesistente) e' intriso di ideologia, per cui per curare un malato (come un dipendente da eroina o cocaina) occorre che quest'ultimo faccia ammenda delle sue scelte, altrove il malato e' tale, punto e basta, e i medici fanno i medici non il braccio armato dell'ideologia vincente. E non e' questione di schieramenti ideologici, perche' se la Germania e' governata dal centro-sinistra, la Spagna e' governata dal centro-destra. E' solo questioni di incrostazioni culturali diffuse.
Fino a quando continueremo a farci male?
Vincenzo Donvito, presidente Aduc
 
 
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