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Lo Stato italiano, il maggiore utilizzatore di strumenti derivati al mondo? Interrogazione al Senato
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Comunicato di Alessandro Pedone
23 febbraio 2012 12:38
 
Le più autorevoli fonti internazionali d'informazione finanziaria (Financial Times, Reuters, Bloomberg Businessweek) riportano che ad inizio anno il Governo italiano avrebbe negoziato con Morgan Stanley (una delle più importanti banche d'affari americane) la chiusura di un contratto di strumenti finanziari derivati per una cifra enorme, pari a 2.567 milioni di euro.
L'International Financing Review, il settimanale della agenzia stampa Reuters, in un articolo dall'eloquente titolo “Show us your swaps, Mario” (“Mario, facci vedere i tuoi Swap”) scrive: “il Tesoro Italiano ha un colossale portafoglio di derivati. Un ammontare di 30 miliardi di euro secondo le principali stime, i banchieri concordano sul fatto che l'Italia sia il più grande utilizzatore sovrano di strumenti finanziari derivati... ma c'è un problema relativo al fatto che l'Italia rifiuta di fare chiarezza su quanti soldi esattamente detiene sotto forma di contratti derivati e se è in pericolo di dover effettuare dei pagamenti nel prossimo futuro in conseguenza di queste negoziazioni”.
La trasparenza su un tema tanto delicato come l'utilizzo da parte della Tesoro della Repubblica Italia degli strumenti finanziari che sono stati al centro della crisi finanziaria del 2008 (con gli strascichi attuali) è un aspetto centrale.  Nessun Governo Italiano dovrebbe sottrarsi e tanto meno il Governo attuale che sta facendo della trasparenza una bandiera.

A questo scopo abbiamo chiesto ai senatori Donatella Poretti e Marco Perduca di presentare un'interrogazione parlamentare
al Ministro dell'Economia e delle Finanza, nonché al Presidente del Consiglio dei Ministri, sen. Prof. Mario Manti, per sapere:
- il dettaglio del portafoglio di strumenti finanziari derivati detenuto dal Tesoro della Repubblica Italiana con l'indicazione della tipologia e caratteristiche dei contratti, controparti, nozionali e valore attuale del mark-to-market dei singoli contratti e del complesso del portafoglio ;
- quali siano le finalità di queste operazioni finanziarie in derivati;
- se risponde a verità che ad inizio anno il presente Governo abbia chiuso delle posizioni in derivate con Morgan Stanley ed in caso di risposta positiva quali siano state le caratteristiche di detta operazione;
- se il Ministro ritiene che in futuro il Tesoro della Repubblica Italiana intenda aprire altre posizioni in strumenti finanziari derivati;
- quali iniziative il Ministro intenda attuare al fine di rendere completamente trasparenti ai cittadini ed ai mercati finanziari le operazioni in strumenti finanziari derivati effettuate in passato e quelle che eventualmente dovessero effettuarsi in futuro

Qui il testo completo dell'interrogazione

Alcuni articoli sulla stampa internazionale che hanno affrontato la vicenda:
- http://ftalphaville.ft.com/blog/2012/02/01/861291/morgan-stanleys-most-mysterious-footnote-part-1/
- http://www.ifre.com/derivatives-dealers-look-to-reduce-italy%E2%80%99s-swaps-portfolio/20046258.article
- http://www.businessweek.com/news/2012-01-19/morgan-stanley-restructures-derivatives-deal-to-cut-giips-risk.html
 
 
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