SOCCORSI PER IL TERREMOTO E PREVENZIONE.
IMPOSSIBILE AVERE PER TELEFONO O CON ALTRI MEZZI INFORMAZIONI SULLA VIABILITA': A COSA SERVONO, ALLORA, QUESTI STRUMENTI DI PREVENZIONE E SOCCORSO, SE NON SONO FRUIBILI? Firenze, 27 Settembre 1997. Stamane presto dovevamo recarci ad Urbino per seguire un convegno all'Universita' e, vista la situazione della zona, prima di partire ci e' sembrato sano informarci sulla fruibilita' della strada che via Arezzo, San Sepolcro porta ad Urbino, la n.73b. E abbiamo composto il n.1678/67066.
Dopo 5 (cinque ore) e mezza di tentativi continui (abbiamo messo un telefono che in automatico componeva il numero sempre di seguito), abbiamo rinunciato ad avere l'informazione: il numero era perennemente occupato. In questi casi, abitualmente si sente dire: "beh, c'e' l'emergenza, e' chiaro che c'e' un sacco di gente che telefona, e ai centralini sono oberati di lavoro".
Invece, crediamo che non sia proprio cosi'. Questa filosofia di rassegnazione all'emergenza continua e al disguido permanente, non si addice affatto a cio' che crediamo debba invece essere un servizio per i cittadini, a maggior ragione nei momenti di pericolo, emergenza e difficolta'. Se il n.1678/67066 non e' raggiungibile, a cosa serve? Ci viene il sospetto -a ragion molto veduta- che serva di facciata, per far vedere che le informazioni si possono avere e che tutto quello che c'e' da fare, viene fatto; il passaggio, poi, da questa possibilita' alla fruibilita' reale, e' solo un'idea.
Il lungo elenco dei disastri cosiddetti naturali del Belpaese, che sono poi divenuti altrettanti disastri (Irpinia in testa) non e' servito neanche in questo caso?
p.s.
ovviamente sul Televideo le informazioni non erano aggiornate ......
Vincenzo Donvito
presidente nazionale dell'Aduc