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Vendite al dettaglio in crescita. Freniamo i facili entusiasmi. Una ventata in transito
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Comunicato di Vincenzo Donvito
7 ottobre 2020 11:22
 
  Coi suoi tempi “un po’ lenti” l’Istat ci fa sapere che ad agosto abbiamo registrato un buon incremento, rispetto a luglio, delle vendite al dettaglio: +8,2%.
Tutti allegri, siamo in ripresa, ce la stiamo facendo?
E’ bene calmare i facili entusiasmi e leggere con attenzione i dati e rifletterci sopra.

Stiamo, prima di tutto, parlando del mese di agosto (1) che è bene ricordarlo come tutti lo abbiamo vissuto: una sorta di liberazione dalle restrizioni dei mesi precedenti, restrizioni venute meno da maggio ma che hanno avuto bisogno di tempo per far maturare il nostro ri-adattamento alla libertà e alla libertà di consumo e che, ovviamente, hanno trovato sfogo nel più tradizionale dei mesi per le vacanze: agosto! Su cui si sono concentrate le spese che, non a caso, sono essenzialmente non alimentari, il 13,8% rispetto all’1,6% di quelle del cibo. Trend che, infatti, se osservato sul livello trimestrale (giugno-agosto) schizza a +22,8%, con +52,7% per i non- alimentari e -1,5% per gli alimentari.

Abbiamo speso più soldi per le tlc e più soldi per i cosiddetti voluttuari, quelli che non ci siamo concessi nei mesi precedenti.
E a conferma che sono vendite condizionate dalla attuale pandemia e dalle sue restrizioni legate alla mobilità, ci aiuta a capire il fatto che mentre l’E-commerce cresce del 36,8%, gli altri metodi di acquisti rimangono grossomodo stabili. Abbiamo comprato “da matti” senza andare nei negozi fisici.

Questa lettura razionale, moderata e cautelativa serve a capire come sta andando l’economia dei consumatori coi numeri, e per capire meglio bisognerà attendere i dati del mese di settembre e di ottobre. E quindi occorrerà aspettare i tempi dell’Istat.

Chiarito questo aspetto generale, guardiamoci dentro, allo specchio. Osserviamo le nostre spese e, soprattutto, le nostre abitudini. Soprattutto per il divertimento, la cultura e la ristorazione all’esterno delle nostre dimore. E ci accorgeremo che molte delle nostre recenti abitudini sono cambiate, ridimensionate. Per diffidenza verso tutto ciò che esterno al nostro intimo e per diminuita disponibilità economica (con punte estreme di veri e propri crolli per chi ha redditi da attività autonome e/o non legate alla pubblica amministrazione).

Stiamo cambiando pelle, e la crescita di agosto va valutata come una ventata in transito.

NOTA
1 - sì, purtroppo l’istituto statistico di Stato ci fornisce i dati con oltre 30 giorni di ritardo...
 
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