testata ADUC
Canone-Imposta Rai. L'Agenzia delle Entrate fa il gradasso coi presunti deboli. Ma se il contribuente e' informato...
Scarica e stampa il PDF
Editoriale 
30 aprile 2009 0:00
 
L'Agenzia delle Entrate, in materia di canone/imposta Rai fa il gradasso, partendo dal presupposto che il contribuente sia debole e impaurito di fronte all'Autorita' fiscale. Vediamo le ultime novita'.

Scenario reale. Quando un contribuente, alle pressanti e invasive richieste dell'Agenzia, risponde che non possiede un televisore, oppure -nei termini temporali previsti dalla legge -fa disdetta del canone o chiede il suggellamento dell'apparecchio, l'Agenzia stessa richiede la compilazione di una dichiarazione sostitutiva di atto di notorieta' e il pagamento dei canoni successivi alla disdetta, considerata inefficace senza quel modulo.

Scenario assurdo. E' come se, dopo aver fatto la dichiarazione dei redditi e aver pagato le imposte nei tempi di legge, l'Agenzia scrivesse chiedendo la compilazione di un modulo in cui si deve confermare di aver dichiarato il vero e si autorizza la Guardia di Finanza ad entrare in casa propria in qualsiasi momento per verificare. Non solo, ma l'Agenzia dovrebbe chiedere anche il pagamento di centinaia di euro di more, in quanto senza questo modulo la dichiarazione dei redditi non sarebbe stata presentata nei termini.

Quale differenza tra lo scenario assurdo e quello reale? Che nel caso del canone/imposta l'assurdo diventa reale!!

Come difendersi. La Rai e l'Agenzia delle Entrate fanno i gradassi contro i presunti deboli. Ma quando il contribuente si informa sui propri diritti e denuncia il loro comportamento alle autorita' competenti, la loro forza si trasforma in paura. Una paura che ha spinto l'Agenzia ad accettare in fretta e furia la disdetta di un contribuente anche senza la compilazione del modulo. Leggere per credere (1).
Ovviamente la Rai e l'Agenzia delle Entrate continueranno a comportarsi in maniera illegale con tutti coloro che non conoscono o non difendono i propri diritti, limitandosi a retrocedere solo di fronte ai singoli casi di cittadini informati. E' tipico dell'arroganza che li permea.
Invitiamo ancora i contribuenti a cui venisse richiesta la compilazione del fantomatico modulo a farsi valere con denunce al Garante del Contribuente, alla Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica di Torino. Qui come fare: clicca qui

Sito Internet dedicato al canone-imposta Rai: clicca qui
(1) clicca qui
 
 
EDITORIALI IN EVIDENZA
 
AVVERTENZE. Quotidiano dell'Aduc registrato al Tribunale di Firenze n. 5761/10.
Direttore Domenico Murrone
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS