Diciannove, tra vigili urbani e funzionari del Comune di Cortina d'Ampezzo,
per dieci anni hanno trattenuto per se' i soldi che riscuotevano in contanti dalle multe, senza versarli subito li' dove avrebbero dovuto. Alcuni se ne appropriavano direttamente, altri li usavano come prestito ad interessi zero e senza tempistica per la restituzione. A scoprirli e' stata la Guardia di Finanza, che ha anche segnalato all'autorità giudiziaria come amministratori, dirigenti e funzionari del Comune di Cortina, pur essendo stati formalmente informati dall'Ufficio Ragioneria di tali ripetuti ammanchi dalle casse comunali, non avevano proceduto a denunciare i responsabili. Del resto -aggiungiamo noi- se la vicenda andava avanti da dieci anni, ed ha visto, per il momento, coinvolte 19 persone, era molto difficile che a conoscere cosa accadeva non fosse praticamente tutto il Comune, e non solo.
La vicenda ci ha particolarmente colpiti perche' non avviene in uno di quei Comuni (spesso, e non solo, nel Sud) dove ufficialmente il malaffare e' pane quotidiano. Inoltre ci fa venire in mente cosa accadde l'ultimo dell'anno del 2012,
dove i risultati di un blitz di 80 finanzieri mandati da Roma a Cortina, scovo' tutto quello che si poteva immaginare in tema di evasione fiscale.
E' ovvio che non ce l'abbiamo con la cittadina di Cortina d'Ampezzo e i suoi operosi abitanti e i suoi turisti vip. Ma prendiamo atto che ora e' capitato a loro, domani chissa'.... Ma ce l'abbiamo coi ladri e chi li asseconda.
Auspicando che quando le colpe saranno ufficialmente riconosciute, i responsabili di questi furti siano radiati a vita da ogni lavoro che abbia a che fare con la pubblica amministrazione, nel frattempo ci facciamo una domanda: l'Italia e' un'associazione a delinquere?
Ovunque una qualche autorita' metta mano e naso, si scovano ladri, farabutti, malfattori, privati e pubblici. Ma in che razza di Paese siamo cresciuti? Non siamo nati ieri ed abbiamo il pelo sullo stomaco, ma siccome e' un pelo benigno, ogni volta proviamo disgusto perche', in fondo in fondo, non riusciamo a non far fede a quanto abbiamo imparato dal filosofo Jean-Jacques Rousseau e dalla sua opera “Discours sur l’origine des inégalités parmi les hommes”: L’homme naît bon, c’est la société qui le corrompt (1). Ed e' proprio questo pelo benigno che ci induce a persistere nel nostro impegno civico e quotidiano, per la riduzione del danno di tutti i vessati da uno Stato e da una amministrazione che, con frequenza, sono anche ladri.
Per concludere con la nostra domanda, “l'Italia e' un'associazione a delinquere?”, chiediamo che il Governo commissari il Comune di Cortina d'Ampezzo, cosi' come fa per altri Comuni a forte presenza malavitosa. Non e' la panacea, ma e' sicuramente un segnale che piu' di qualcosa c'e' intenzione di fare perche' alla nostra domanda se l'Italia sia un'associazione a delinquere, si risponda: “non necessariamente!”.
(1) “
Discorsi sull'origine dell'ineguaglianza tra gli uomini: l'uomo nasce buono, e' la societa' che lo corrompe”