Sono il conduttore di un contratto di locazione in una casa avente 3 proprietari, tutti e tre locatori.
L'importo del canone però, l'ho sempre corrisposto ad uno solo in misura intera, in accordo tra le parti, ovvero quello che si occupa maggiormente delle questioni relative a questa abitazione.
Nella giornata di ieri mi è stato recapitato tramite raccomandata a/r un atto di pignoramento di fitti e pigioni (art. 72-bis del d.P.R. n. 602 del 1973) da parte di una società di riscossione tributi, nel quale io risulto soggetto terzo, mentre uno dei proprietari (non quello a cui viene fatto il bonifico) è debitore di una certa somma relativa a dei tributi non pagati.
Nell'atto viene specificato che fino al completo saldo del debito sono tenuto a corrispondere alla società di riscossione il canone di locazione.
Quello che vorrei sapere, considerato che sono 3 proprietari e solo uno è debitore in questo atto, se alla società di riscossione devo corrispondere il canone mensile in misura intera oppure nella misura di 1/3, e se in qualche modo ho qualche obbligo nei loro confronti, perché si fa riferimento a una certa dichiarazione che devo fare (ex art. 547 cpc).
Naturalmente mi auguro che il proprietario risolva autonomamente la questione facendomi risparmiare tutte le brighe del caso, ma devo essere pronto a ogni eventualità.
L'occasione è gradita per salutarvi cordialmente e ringraziarvi per l'ottimo servizio offerto.
Loris, dalla provincia di AQ
Risposta: avremmo bisogno di vedere copia dell'atto al fine di comprendere se esso è realmente un atto di pignoramento.
In genere, infatti, con la notifica del pignoramento si chiede di accantonare le somme e solo dopo che il Giudice avrà disposto l'assegnazione, le somme accantonate, insieme a quelle future, verranno versate in favore del creditore.
Per quanto concerne la somma da versare occorre prendere visione del contratto di locazione