Mia moglie, avevo un contratto di affitto, stipulato in data
27.08.1999, ad uso commerciale con la durata di anni 6 rinnovabili
automaticamente.
In data 17.03.2003 mi è stata data disdetta, con suppongo,
regolare comunicazione.
Alla scadenza dei sei anni, il proprietario non ha manifestato la
volontà di rientrare in possesso dell'immobile, conseguentemente,
considerato che i bollettini per il pagamento del canone
arrivavano senza alcuna interruzione, e proseguita l'occupazione
post-contrattuale ancora in essere, pagando regolarmente i canoni
sino alla data odierna.
Risulta che il proprietario è in regola con il fisco e che sino
alla data odierna ha applicato tutti gli aumenti come previsto da
un contratto regolare, senza mai ripeto, la volontà di rientrare
in possesso del benne locato.
Ho sempre avuto dei dubbi sulla regolarità della disdetta,
pertanto desidero sapere se la disdetta, che allego alla presente,
sia regolare o se presenta delle irregolarità che la rendono
nulla.
Grazie per l'attenzione
Salvatore, da Altavilla (VI)
Risposta: la disdetta appare invalida, in quanto non contiene i motivi di cui all'art. 29 della legge 392/1978. L'articolo in questione, infatti, specifica quanto segue in merito alla comunicazione di disdetta:
"Nella comunicazione deve essere specificato, a pena di nullita', il motivo, tra quelli tassativamente indicati nei commi precedenti, sul quale la disdetta e' fondata.
Se il locatore non adempie alle prescrizioni di cui ai precedenti commi il contratto s'intende rinnovato a norma dell'articolo precedente."
Pertanto, a nostro avviso quella disdetta non è valida e il contratto si è rinnovato di sei anni in sei anni.