I fatti: Contatore meccanico per uso non domestico, con verifica consumi abituale con autolettura.
Ultima autolettura del 6/02 rileva un consumo di 2 mc, alla data 3/04 viene sostituito il contatore meccanico con uno digitale (senza dare comunicazione della sostituzione) rilevando una lettura di 189 mc, contro il consumo storico del periodo che si attesta a circa 5 mc.
Ricevo bolletta ad aprile per importo di 535,98 €, contesto immediatamente al gestore che risponde alle contestazioni giustificando l'operato della ditta subappaltata per la sostituzione del contatore; chiedo tutta la documentazione relativa a quella operazione giustificando che non ne sono stata messa a conoscenza della sostituzione per chiedere immediata verifica metrologica del
vecchio apparecchio. Ricevo risposta via pec il 19/06 che il vecchio contatore è stato smaltito e che devo pagare l'importo di 535,98 €.
Nel frattempo ho provveduto alla verifica degli impianti e non risultano perdite di nessun tipo, e che il consumo dell'acqua è stato quello abituale come da letture dello storico per quell'utenza.
Avvio la pratica obbligatoria di conciliazione ARERA il 20/06, prima convocazione incontro al 29/07 durante il quale il gestore rappresentato da Tommaso Turchetti continua a sostenere le tesi del gestore e produce immagine dell'avviso cartaceo posto nelle 48 ore precedenti all'operazione di sostituzione nei pressi dell'utenza, durante l'incontro ribadisco che non mi è stato dato modo di
verificare il malfunzionamento del vecchio apparecchio perché smaltito e che non sono stata messa a conoscenza dell'operazione di sostituzione del contatore (entro il 15 aprile con autolettura avrei potuto constatare dell'anomala lettura del vecchio contatore e attivarmi di conseguenza); xxxxx ha dichiarato che l'apparecchio vecchio non era stato ancora smaltito ma che poteva essere comunque
danneggiato dopo la sostituzione, propone uno sconto di € 80 sull'importo della bolletta, rifiuto la proposta. xxxxx propone un secondo incontro per monitorare l'andamento dei consumi del nuovo contatore per giustificare verso il gestore lo storno o modifica della bolletta contestata; la mia richiesta è stata di stornare l'importo in eccesso, fatturando i metri cubi come da storico per il periodo quindi circa 5 mc.
Ieri 19 settembre mi sono presentata alla seconda convocazione con lo stesso conciliatore, mentre per il gestore si è presentato il sig xxx a sostituire xxxxx dell'incontro precedente. Mi è stato proposta uno storno parziale dell'importo della fattura di 353,98 € con nota di credito con l'obbligo di pagare il residuo di € 200,00, il sig xxxx ha ribadito che il vecchio contatore è stato smaltito
per cui a me viene vietato l'esercizio del diritto di verifica metrologica. Ho rifiutato la proposta.
Allego verbale del 19/09 xxxx figura sempre presente, per mia comodità ho registrato gli appuntamenti.
Chiedo parere/consiglio per come procedere.
Edna (PD)
Risposta:stante il mancato accordo conciliatorio, in possesso del verbale relativo, potra' procedere in giudizio contro il gestore presso il gdp competente.
Questa la nostra scheda sul
Giudice di Pace