Buongiorno, controllando il consuntivo chiuso al 31/12/2024 ho notato che l'amministratore ha redatto per competenza anche le rate riscosse, per cui ha inserito i pagamenti fatti da alcuni condomini nel mese di gennaio 2025; l'ho fatto presente all'amministratore che in un primo momento ha accolto la mia segnalazione però, in sede di assemblea è partito con il solito "pippone" del regime di cassa e competenza confondendo di fatto i condomini e cosa per me grave, ha richiesto la votazione per quale regime adottare e naturalmente hanno votato la competenza anche per le riscossioni delle rate. Io sono l'unica che si è opposta. Chiedo pertanto la conferma che il principio di cassa sia da applicarsi tassativamente alle entrate date dai versamenti dei condomini e il principio di competenza da applicarsi necessariamente per i costi di gestione come ho ripetutamente ribadito.
Grazie anticipatamente
Anna

Risposta:
lei ha ragione, a nostro avviso. Secondo la normativa vigente e i principi contabili applicabili alla contabilità condominiale, il principio di cassa deve essere applicato alle entrate, ovvero ai versamenti effettuati dai condomini, mentre il principio di competenza si applica alle spese, cioè ai costi di gestione che maturano nel periodo di riferimento, indipendentemente dal loro effettivo pagamento.
L’amministratore non può decidere arbitrariamente di applicare la competenza anche alle entrate, perché questo falserebbe il rendiconto condominiale, riportando crediti che non sono stati effettivamente riscossi nel periodo considerato.
Il fatto che l’assemblea abbia votato per adottare la competenza anche per le riscossioni non è legittimo, perché le modalità di tenuta della contabilità condominiale non possono essere oggetto di una scelta discrezionale dell’assemblea.
L'unico modo per opporsi è quello di impugnare la delibera assembleare entro 30 giorni.