Buongiorno, nel condominio dove ho la proprietà di un piccolo
appartamento, stanno per deliberare i lavori con il bonus al 90%,
anche se, a mio giudizio non ce ne sarebbe bisogno o quantomeno
servirebbero interventi molto limitati e specifici e solo in
alcune parti dell'edificio, (anche considerando il fatto che la
palazzina è stata già ben ristrutturata nel 2007 con notevole
esborso economico), invece qui le intenzioni sono di rifarla ex
novo, coinvolgendo anche balaustre, pavimentazioni di terrazze e
balconi, ecc., ecc. Correggetemi se sbaglio, ma, documentandomi
bene, ho capito che i rischi per i condòmini sono fondamentalmente
due: 1) va stipulata, anche se non obbligatoria, una polizza
ass.va che copra il Condominio in caso di mancato riconoscimento
del credito da parte dell'
Agenzia delle Entrate (e/o di banche e finanziarie) e la stessa
agenzia delle entrate si riserva dai 5 ai 10 anni per fare i
controlli? Perché altrimenti l'azienda edile potrebbe rivalersi
addirittura anche su un singolo condòmino per ottenere quanto
dovuto, e anche l'intero importo?;
2) in caso di cessione del credito a banche e società finanziarie,
i controlli sono molto stringenti e, nella maggior parte dei casi,
le pratiche vengono bocciate;
3) nella palazzina ci sono abusi edilizi e irregolarità; ciò non
dovrebbe già di per se stesso, rappresentare un ostacolo alla
realizzazione dei lavori con il bonus?;
4) non essendo d'accordo con la esecuzione dei lavori, ed in
particolare con il bonus 90%, posso oppormi?, anche se, certamente
la maggioranza dei condòmini approverà (purtroppo) tali lavori;
5) occorre la maggioranza dei consensi o l'unanimità per approvare
questi lavori?;
5) dal canto suo, l'amm.re è stato autorizzato, lo scorso mese di
aprile, a far redigere una relazione da parte di un geometra suo
conoscente, in base alla quale la palazzina avrebbe bisogno di
tutti gli interventi che il condominio vuole richiedere con il
bonus 90%, quasi a volere per forza rientrare in questa
agevolazione fiscale;
6) posso eventualmente rivolgermi all'ufficio tecnico del comune
dove è ubicata la palazzina per chiedere loro consigli, oppure per
non far (eventualmente) proprio partire i lavori?
Ringraziando anticipatamente ed in attesa di un cortese cenno di
riscontro, invio cordiali saluti.
Alessia, dalla provincia di RM
Risposta: 1) non è chiara la copertura assicurativa proposta nè l'incidenza del premio sull'economia dell'intervento. Le consigliamo di verificare le condizioni in assemblea prima del voto.
2) non possiamo confermare una tale statistica
3) il problema non si pone per il bonus facciate, mentre per il Superbonus 110% il MEF ha recentissimamente chiarito che la nuova CILA Superbonus non prevede l’attestazione dello stato legittimo del fabbricato e, quindi, viene separato l’aspetto fiscale da quello della regolarità edilizia.
4) no
5) per superbonus 110% occorre l'approvazione della maggioranza semplice (maggioranza degli intervenuti e almeno un terzo del valore dell’edificio)
6) no! lei puo' solo impugnare la delibera, come dissenziente, presso il giudice competente