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L’irriverente. I bottegai fiorentini vogliono il braccialetto per i minorenni. A quando l’anello al naso per i negri e gli immigrati?
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L'irriverente di Vincenzo Donvito
30 maggio 2018 9:59
 
 Lo abbiamo letto e riletto. Niente, lo hanno proprio pensato e detto e, soprattutto, proposto ai funzionari della Questura che l’altro giorno hanno incontrato i cosiddetti imprenditori della movida fiorentina per cercare di far fronte ai vari fenomeni di ordine pubblico che i loro clienti provocano nel centro della città. Un braccialetto per i minorenni, si’ da poterli individuare subito e non servirli con bevande alcoliche.
Ma come gli viene in mente una stronzata del genere. Cosa hanno in testa, crusca? Ve li vedete questi ragazzi che girano col braccialetto, come quelli che mettono nei reparti maternità ai neonati per non correre il rischio di scambiarli. Con quale criterio dovrebbero essere distribuiti questi braccialetti? Spediti a casa di tutti i minorenni con allegato l’elenco dei provvedimenti che verranno presi se, usciti di casa, non lo indosseranno? E per gli stranieri (che nella movida fiorentina sono un gran numero), come si farà? Un braccialetto obbligatorio quando scendono da un treno o da un aereo, con tanto di sigillo di sicurezza che non possa essere rimosso con uno strappo o una qualche leva?
Complimenti, imprenditori della movida (che nome del cazzo che vi siete dati o vi hanno affibbiato, visto che siete solo bottegai), avete trovato il modo di farci prendere per il culo da tutto il mondo. Vediamo gia’ i titoli sui vari media e le videocamere delle troupe televisive sguinzagliate in quel di Santa Croce o Santo Spirito a riprendere e fare interviste, sullo sfondo della Primavera del Botticelli, di Palazzo Vecchio e del campanile di Giotto. Bella roba!
Poi, si sa dove si comincia, e se nessuno li ferma in tempo, chissà dove arrivano.
Vediamo un po’. Oltre ai minorenni a cui fa tanta fatica ai nostri bottegai, prima di servire una birretta, di chiedere un documento… sai, il tempo che si perde a chiedere un documento, guardarlo e dire ok o meno… sai quante birre in meno avranno venduto?… Oltre a loro, chi dà fastidio al business degli imprenditori della movida? I negri e/o gli immigrati, che raramente sono clienti ma talvolta ciondolano davanti e dentro le loro botteghe per vendere qualche paccottiglia… beh, per distinguerli dai portatori di braccialetto -che, comunque, una cocacola potrebbero comunque ordinarla prima di comprare una birra dal venditore clandestino che trovano fuori di quel locale- potrebbero essere obbligati a portare un anello al naso. Certo, c’e’ il pericolo di confonderli con quei ragazzi che si inanellano in varie parti del corpo, naso compreso, per il piacere loro e dei loro osservatori, ma in genere questi “anellati” sono bianchi e non marroni o neri.
Anellini che dovrebbero essere infilati negli specifici nasi da parte delle autorita’ di frontiera. O c’é un altro metodo sottile ed efficace che ci sfugge? Lo chiediamo ai nostri imprenditori della movida, così prolifici di idee e soluzioni, come anche l’altra stronzata -a naso corto (il loro)- che li sta contraddistinguendo in questo periodo: no alla ztl notturna… salvo poi, fra qualche mese accorgersi che questa ztl porta soldi essenzialmente a loro… come tutte le storie di chiusure al traffico urbano privato, dove i bottegai hanno sempre tuonato contro, salvo poi contare avidamente i soldi in piu’ accumulati in poco tempo nelle loro casse proprio grazie a queste ztl.
Noi irriverentemente li stiamo prendendo per il culo, anche perché i nostri imprenditori della movida hanno fatto di tutto per mettersi in questa situazione, ma che diciamo, che facciamo di fronte agli importanti problemi di ordine pubblico che sono all’origine di questa schermaglia? Diciamo solo una cosa banale: applicate la legge, anche se farlo vi costa denaro (il tempo é denaro, non é vero, bottegai?), controllate le persone a cui offrite i vostri prodotti e impedite che ci siano assembramenti rumorosi e fastidiosi fuori dei vostri locali, cosi’ come ogni tanto fate quando spazzate anche il marciapiede antistante… mettetelo in conto. Non chiedete alle forze dell’ordine di sostituirvi e accompagnarvi a letto con le tasche piene di euro. A ognuno il suo lavoro. Ma se avete intenzioni di fare questi assembramenti per rivendicare braccialetti e anelli al naso, oltre a prendervi sonoramente per il culo, comunque preoccupati per la vostra salute civica che si dimostra venata di autoritarismo incivile e liberticida, ci auguriamo che i vostri locali si svuotino.
 
 
 
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