Da irriverenti siamo estremamente rispettosi delle autorità, incluse quelle politiche. Ogni legislatura ci offre diverse occasioni per manifestare questa nostra visione della vita, dell’economia e della politica. Ne abbiamo ampia collezione (1). In questo ultimo squarcio di esecutivo e legislatura il panorama da cui raccogliere spunti si è ampiamente esteso. Tra i tanti c’è anche un ministro, quello delle Politiche Agricole con delega anche al Turismo (2), Gian Marco Centinaio, che memore del considerarsi come “Gesù che parla nel deserto...” per i suoi desideri di referente Unico dell’Italia coi commerci del resto del mondo (3), ha pensato di ben rifarsi a questa sua vocazione evangelica nel caso della crisi della Pernigotti. Su Radio24 di stamane: “Sulla Pernigotti forse qualcosa si poteva fare, c’erano degli imprenditori italiani disponibili a ragionare sull’azienda, ahimè non mi hanno dato retta. Mi riferisco a maggioranza e opposizione. Quando un imprenditore dice al ministro Centinaio di essere disponibile a ragionare sul marchio Pernigotti e nessuno mi ascolta poi è chiaro che l’affare non si conclude. Non ho capito perché nessuno mi ha ascoltato, e non l’ha capito nemmeno l’imprenditore”.
Poveraccio! Non se lo fila nessuno.
1 – Qui la nostra specifica rubrica:
https://avvertenze.aduc.it/irriverente/
2 – due ministeri che sono stati abrogati per referendum promossi e sostenuti da Regioni governate dallo stesso partito di questo ministro
https://it.wikipedia.org/wiki/Referendum_abrogativi_del_1993_in_Italia
3 -
https://www.aduc.it/comunicato/ministro+dell+agricoltura+oltre+ridicolo+sembro_28820.php