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L’irriverente e’ contento di non andare al concerto di Vasco Rossi il 1 luglio a Modena. Ma perche’ lo fa? Il Bob Dylan de noantri?
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L'irriverente di Vincenzo Donvito
1 luglio 2017 7:29
 
 Stasera a Modena si tiene il mega e super annunciato concerto di Rossi (?), Vasco Rossi (ah!). A leggere il regolamento per l’accesso, ci vengono i brividi (1). Per carita’ tutto e’ logico: ordine pubblico, agglomerato di massa facile boccone per qualche cretino che poi inneggia al suo presunto giusto dio che l’ha guidato, migliaia e migliaia di persone, etc. Sarebbe strano che non ci fossero norme del genere, anche se qualcuna ci fa sorridere (la minerale in bottiglietta di plastica da mezzo litro senza tappo… -2). Non vorremmo essere al posto degli assessori responsabili modenesi, comunque consapevoli del ritorno gigantesco che avranno, qualunque cosa accada.
Siamo irriverenti. Dopo aver visto Bob Dylan che sembrava avesse snobbato i parrucconi scandinavi del Premio Nobel vi si e’ recato ed ha pronunciato un discorso copiato da qualche parte (e pensare che la vena poetica, ufficialmente, sembra non gli sia mancata e non gli manchi), non ci stupiamo piu’ di nulla. Ma dal vecchietto Rossi, Vasco Rossi, non ce lo saremmo aspettato. Certo, e’ persona di spettacolo, e campa coi soldi di eventi del genere, ma le sue canzoni non sono solo ritmo che ti entra nel sangue, ci sono anche le parole, i concetti, le frasi, le evocazioni della nostra perenne ribellione interna anti-sistema, magari anche contro solo noi stessi. Quindi, o non abbiamo capito nulla di questo filone musicale e culturale e sociale e politico, o c’e’ qualcosa che non torna. Il “dio denaro” (come lo chiamano gli ideologici che non ce l’hanno) fa questo ed altro? No! Nello specifico crediamo che di questo dio Rossi, Vasco Rossi, si interessi fino ad un certo punto. C’e’ un altro dio (in comune anche con chi i soldi ce li ha): e’ il potere. Di un certo tipo, comunque potere. E ci chiediamo come fa ad esercitarlo Rossi, Vasco Rossi, di fronte ad uno “spettatore” (si’, proprio come quello che si mette davanti alla partita di calcio in tv, con la mogliettina che non gli fa mancare nulla, perche’ poi chissa’ che bella “trombata” si fanno) che non si puo’ fare ne’ una canna ne’ una birra, che magari non puo’ avere con se’ il suo cane, il sacco a pelo per dormire prima e dopo dello sballo del concerto. Che razza di potere e’ mai questo, Rossi, Vasco Rossi?
Torniamo a Bob Dylan e alla sua “scandinivizzazione”. Ora abbiamo anche il “Bob Dylan de noantri”. Ovviamente in versione piu’ macchiettistica di come sia gia’ macchietta l’originale. Manca solo che Rossi, Vasco Rossi, ci sorprenda e faccia salire stasera sul palco un qualche Rolling Stones dopo averlo pagato milioni e milioni per questa passata (come fanno al festival di Sanremo per quelli famosi oltre la riviera dei fiori). Il quadretto -caricato, ce ne rendiamo conto…- sarebbe piu’ completo.
Ma possibile che un guizzo di dignita’ musicale, umana, sociale e politica non abbia portato Rossi, Vasco Rossi, a non prestarsi ad un concerto del genere, che’ altrimenti non avrebbe potuto essere.
Boh! Forse continuiamo noi -che veniamo, con canne e sacchi a pelo e qualche birretta, dai prati di Woodstock e dell’isola di Wight- a non capire un cazzo e ad essere illusi che il mondo si possa cambiare a partire da noi stessi.

1 – consigliamo vivamente di leggerlo tutto
2 - poveri amanti del frizzante, non solo, ma se qualcuno si mette a ballare, e con una bottiglia d’acqua aperta in tasca, e’ facile prevedere cosa succedera’, e’ bene che sappia che dopo non potra’ bere neanche un sorso d’acqua
 
 
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