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L'irriverente fiorentino sull'ordine pubblico. Nardelleide: come farsi male.....
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L'irriverente di Vincenzo Donvito
26 aprile 2016 10:33
 
 Ormai e' diventata una frase storica quella pronunciata dal Sindaco di Firenze nei confronti della direttrice Cecile Holberg, del museo del David in via Ricasoli, direttrice che si lamentava per la mancanza di ordine pubblico di fronte al museo, nonostante impegni e promesse da parte dell'amministrazione: “Non c'era bisogno che arrivasse una direttrice dalla Germania per farci capire quali sian le priorita' della nostra citta'”.
Frase pronunciata dal Sindaco, classe 1975 da Torre del Greco (Napoli) che ha scelto di vivere dal 1989 a Firenze ed esercitarvi il proprio impegno professionale e civico.
E chi gli fa notare questa “dissonanza”, il sottoscritto, classe 1953 da Gioia del Colle (Bari) che dal 1972, prima per l'Universita' e poi per la sua professione, ha scelto di vivere in questa citta'.
L'elenco potrebbe continuare con nomi noti (tipo Nardellla) o semi-sconosciuti (come il mio) o conosciuti (come la Holberg): una lista infinita che e' tipica delle citta' in cui c'e' una certa attrazione per diversi motivi (artistico-culturale-storica nella fattispecie gigliata).
Io non mi considero fiorentino, troppo stretto come territorio anche se conosco gli angoletti, le tradizioni e gli idiomi piu' sperduti di questa bella citta', preferisco dirmi utopicamente cittadino del mondo che ha scelto di abitare qui. Non so per il Sindaco e credo con molto slancio e competenza professionale per la Holberg.
E allora, come la mettiamo? Devo forse pensare che Nardella, essendo napolentano e' geneticamente maneggione se non addirittura camorrista? Ovviamente non lo penso, ma ci rimango male nel sentire che questo Sindaco non accetta “lezioni” da una tedesca che e' stata scelta per un compito importante. Non solo, ma come fanno le persone che non hanno argomenti, Nardella si e' messo a dire anche che questa tedesca straparla, proprio lei, le cui code del suo museo si snodano sul marciapiede arrivando a ostruire l'ingresso del conservatorio Cherubuni e di alcuni negozi di via degli Alfani... tse'... e che c'entra col problema dei venditori illegali e dei questuanti che impediscono anche il passaggio in via Ricasoli? Niente. Per l'appunto quando non si hanno argomenti, ecco che il proprio interlocutore, a seconda dei contesti, delle culture e dei linguaggi, dice cose tipo “c'ha la mamma maiala” “e' gobbo (nel senso che e' tifoso della Juve)”, e cosi' via.
Sindaco Nardella, che ne dice di chiedere scusa alla direttrice del Museo dell'Accademia, anche perche', se proprio vogliamo restare allo sberleffo germanico, a parte il tragico passato, non e' che i tedeschi facciano cose tanto brutte, strane e malvagie per l'arte, l'economia... insomma per la Ue. Se li tenga buoni anche solo -per usare il suo intercalare culturale, Signor Sindaco (non certamente il mio e neanche, mi sembra, quello del suo mentore nazionale da Pontassieve) e' meglio temerseli boni. 
 
 
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