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L'irriverente. Pubblica sicurezza. Le rassicurazioni del ministro dell'Interno. Prendiamo appunti..
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L'irriverente di Vincenzo Donvito
9 gennaio 2015 10:42
 
 "Non abbiamo segnali che indichino l'Italia o interessi italiani esposti a specifiche forme di rischio". A dirlo è stato il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, nel corso dell'informativa, in aula alla Camera, sull'allarme terrorismo a seguito dell'attentato alla redazione del settimanale satirico francese Charlie Hebdo.
Questo estratto dal discorso del nostro ministro dell'Interno, e' importante, Alfano ha detto anche tante altre cose per presentare il quadro della situazione di sorveglianza e prevenzione della nostra sicurezza, ma crediamo che la frase che abbiamo riportata sia significativa. Molti media, al contrario del nostro ministro dell'Interno, stanno invece buttando benzina sul fuoco, piu' o meno ispirati da un loro pregiudizio rispetto alle caratteristiche degli assassini di Parigi. Nonostante questo, non ci sembra che nelle nostre citta' si respiri una tensione e un “guardarsi intorno” come in questi giorni accade nella capitale francese. Come contraltare c'e' la comunicazione di Alfano, che dovrebbe incutere estrema sicurezza ai cittadini nella frequentazione di luoghi aperti al pubblico; questa sicurezza ci fa tornare in mente quando -qualche decennio fa, ministro dell'Interno Giulio Andreotti, noto filo-arabo e palestinese- ci venivano dette le stesse cose che oggi ci dice Alfano. A parte che crediamo che questo richiamo sia un complimento per il nostro ministro, non possiamo esimerci dal ricordare che alle certezze profuse a suo tempo da Andreotti, talvolta sono seguite anche nel nostro Paese stagioni di stragi e di insicurezza in cui la componente filo-araba/palestinese ha avuto una qualche responsabilita'.
Memori di questo, non potendo far altro che subire le comunicazioni del ministro Alfano, da cittadini prediamo nota e conserviamo con cura questi appunti per vedere se, nel tempo, risulteranno frutto di approssimazione o ragion veduta.
E' evidente che la nostra solerzia e' un po' polemica. Anche in questo caso memori che spesso i nostri governanti, “non sapendo che dire” fanno sfoggio di una loro presunta efficienza e di altrettanta efficienza delle nostre politiche di sicurezza e di affari esteri (chissa' se Alfano ha in merito consultato anche il suo collega Paolo Gentiloni).
 
 
 
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