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Roma Capitale. Il flop del piano straordinario per la raccolta dei rifiuti
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Comunicato di Primo Mastrantoni
22 dicembre 2021 12:21
 
  Non ci voleva molto a capire che il piano Gualtieri per aumentare la raccolta dei rifiuti sarebbe fallito.

Così è a un mese da quando fu sottoscritto l'accordo tra i sindacati e l'Ama, l'azienda dei rifiuti romana: i rifiuti abbondano su strade e marciapiedi e i cassonetti continuano a essere stracolmi. Insomma, non bastano 360 euro di premio al personale per incrementare la raccolta di rifiuti evitando di ammalarsi, non prendere le ferie ed essere più presenti sul posto di lavoro.

La speranza, flebile, è che il neo sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, prenda atto che la gestione dei rifiuti non può più essere affidata all'Ama, ma occorra una gara europea, dove possano concorrere più aziende che offrano piani credibili di gestione dei rifiuti e che, soprattutto, occorra costruire i termovalorizzatori, senza i quali si continuerà ad esportare rifiuti in impianti fuori dal territorio comunale.

L'esperienza inconcludente della sindaca Raggi dovrebbe insegnare: la raccolta differenziata dovrebbe essere al 65%, invece, è al 43,8% perché mancano gli impianti, ovvero anche i termovalorizzatori.
Sono scelte che il sindaco Gualtieri dovrebbe fare nel primo anno del suo mandato, dopo sarà troppo tardi.
 
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