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abbattimento barriere architettoniche
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Lettera 
20 giugno 2019 0:00
 
Salve,come già a conoscenza di codesta Associazione lo scrivente nel mese di febbraio ha iniziato i lavori di installazione di un ascensore esterno per l’abbattimento delle barriere architettoniche(disabile al 100% portatore di pacemaker). L’errore madornale commesso dallo scrivente è stato quello di non affidare ad unica impresa il lavoro(chiavi in mano) e quindi il cantiere è costituito da una Direzione dei lavori che ha avviato tutte le pratiche al Genio Civile e Comune di Catanzaro per la CILA, da una impresa di costruzione per le opere murarie, da una ditta installatrice di ascensori, da una ditta fornitrice di incastellature metalliche e da un montatore di incastellature metalliche. Con ogni impresa è stato redatto un contratto di appalto ad accezione dell’impresa di costruzioni che ha iniziato i lavori con la semplice accettazione del preventivo esibito.Proprio questa impresa, cosciente di non avere sottoscritto vincoli contrattuali, sta facendo il bello e cattivo tempo lavorando a proprio piacimento e quando non ha necessità di lavorare in altri posti. In più di una occasione ho sollecitato la regolare esecuzione dei lavori che bloccano il montaggio dell’ascensore evidenziando anche con delle pec la circostanza che in data 5 luglio p.v. il sottoscritto sarà sottoposto ad intervento chirurgico per la sostituzione del pace macker – oramai esaurito – e che dopo tale intervento, almeno per uno, due mesi non potrà eseguire sforzi fisici in primis salire scale, per cui lo scrivente in attesa del funzionamento dell’ascensore verosimilmente dovrà abbandonare il proprio appartamento. Alla luce di quanto esposto cosa mi consigliereste di fare visto e considerato che in data odierna il costruttore – nonostante gli acconti ricevuti – ha deciso di non proseguire i lavori? Si ringrazia come di consueto della Vs.fattiva collaborazione.
Antonio, dalla provincia di CZ

Risposta:
non vediamo alternative a reclamare, in via bonaria o giudiziaria, che la ditta si adegui alla urgenza e necessità dela ultimazione dei lavori, ostacolata dalla sua frequente assenza dal cantiere.
Si faccia valere con una lettera raccomandata A/R o PEC di messa in mora:
http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora+diffida_8675.php
Nel caso in cui la società non accolga la sua richiesta, può scegliere se attivare un tentativo di conciliazione stragiudiziale presso la camera di commercio o il Giudice di Pace, oppure adire le vie legali. Qui le schede sull'argomento:
http://sosonline.aduc.it/scheda/conciliazione+camera+commercio_11797.php
http://sosonline.aduc.it/scheda/giudice+pace_15959.php
 
 
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