Mia figlia, per la fornitura di energia elettrica nella casa di residenza, dove però non abita per motivi di lavoro, ha ricevuto la fattura bimestrale dall'Enel di 143,11€ per un consumo di 143 KWh (il frigo).
Tolte le spese fisse, risultano 60 c€/KWh, o, anche considerando i 12€/mese fissi, sarebbero comunque 50c€/KWh, contro una tariffa mediamente di 14c€/KWh del mercato libero.
Mia figlia è nel contratto a maggior tutela e non ha fatto contratti di passaggio al mercato libero.
Al numero verde dicono che avrebbe dovuto sottoscrivere il passaggio al mercato libero (possibilmente ENEL) e che questa tariffa sarebbe andata avanti almeno fino a Novembre.
Mia figlia ha un Isee bassissimo (con sconto sull'abbonamento bus).
Chiaramente l'ENEL, con questo atteggiamento, ha perso quel residuo di fiducia di cui ancora godeva.
La domanda:
Esiste un limite al costo del KWh o, in questa fase di passaggio, possono estorcere qualsiasi cifra?
Il problema riguarda solo mia figlia o tutti coloro che non hanno optato per il passaggio al mercato libero?
Ringrazio anticipatamente per una eventuale risposta.
P.S. E' disponibile, a richiesta, il pdf della fattura.
Vincenzo

Risposta:
qui quanto stabilito da ARERA per il passaggio al STG (servizio elettrico a tutele graduali) dal 01/07/2024 per utenze domestiche non vulnerabili
Ci sembra il caso di prendere visione della bolletta per una valutazione appropriata sulla tariffa applicata dal gestore concessionario.