testata ADUC
Disavventure giudiziarie
Scarica e stampa il PDF
Lettera 
17 agosto 2018 0:00
 
Recentemente mio malgrado sono stato coinvolto in un presunto abuso edilizio in un area parco. Il fatto, nato da rilievi non appropriati dei tecnici da me incaricati si è comunque risolto con l'assoluzione.
Tralasciando alcuni fatti nel corso dell'iter procesuale (scomparsa del fascicolo, carte protocollate non lette che se lette avrebbero evitoato di andare in giudizio), fatto sta che mi sono ritrovato in questo percorso allucinante. L'avvocato, che durante l'iter processuale mi ha tutelato così bene da dimenticare di convocare i test(!!!), mi ha indicato un perito ingegnere per eseguire una perizia di parte. Gli ho dato correttamente l'incarico e a richiesta di preventivo mi ha detto che preferisce lavorare a ore (56 Euro/h). Il perito è stato l'unico a partecipare al dibattimento (non avendo l'avvocato convocato per tempo gli altri teste) ma anche lui non ha consegnato alcuna perizia, non ha fatto alcun sopralluogo, non ha consultato, su sua ammissione, alcun fascicolo che mi riguardasse. Al dibattimento si è limitato a riportare parte della memoria difensiva scritta da un precedente avvocato (che ho dovuto sostituire per malattia)e documenti da me forniti (ad avvocato e perito). Di tutto ciò ho anche le trascrizioni. Ora, dopo quello che ritenevo per la sua attività un congruo anticipo di 2000 Euro, mi chiede altri 2200 Euro più spese e tasse (Fattura complessiva maggiore di 5000 Euro), a mio parere completasmente ingiustificati. Vi scrivo perchè ravviso (anche nell'avvocato, ma in modo meno evidente) il tentativo di approfitare della debolezza di un cittadino che si trova coinvolto suo malgrado in un processo kafkianamente svolto, risoltosi non appena sono stati visionati i documenti, e mi sembra che la giustizia, se così funziona, sia drammaticamente un teatrino in cui tutti gli attori approfittano, con maggior accanimento verso chi non è coinvolto d'abitudine in questi percorsi, del cittadino impaurito proprio perchè ritiene che l'onestà sia una cosa seria.
Lucio, dalla provincia di PR

Risposta:
lei non ci pone un quesito specifico. Tuttavia le richieste del tecnico dovrebbero essere confrontate con i compensi concordati nell'incarico conferito su specifiche prestazioni dichiarate e verificabili. In assenza di un preventivo del professionista la liquidazione di una regolare parcella è pur sempre contestabile, almeno fino al parere della commissione deontologica dell'ordine professionale di appartenenza, al quale potrà legittimamente rivolgersi in caso di mancato accordo bonario.
 
 
LETTERE IN EVIDENZA
 
AVVERTENZE. Quotidiano dell'Aduc registrato al Tribunale di Firenze n. 5761/10.
Direttore Domenico Murrone
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS