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ENEL
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Lettera 
19 settembre 2018 0:00
 
come richiedere all'Enel Distribuzione copia (se mai esistente) della costituzione della servitù di elettrodotto?
Ritengo, leggendo le vostre preziose informazioni, d'aver diritto allo spostamento di linee aeree apposte in facciata che hanno arrecato enormi danni (architravi esplose per via dei loro ganci metallici) e per il quale mi richiedono cifre spropositate. Preciso che ho regolare permesso di costruire e devo modificare lo stato dei luoghi e rifare la facciata.
Grazie
Leonello, dalla provincia di CA

Risposta:
La legge in più occasioni specifica che il proprietario può sempre fare sul suo fondo qualunque innovazione, e se questa comporta la rimozione o il diverso collocamento degli impianti, fili, cavi, etc. NON deve farsi carico del pagamento di alcuna indennità, salvo che ciò sia stabilito dall'autorizzazione o provvedimento amministrativo che costituisce la servitù (si veda l'art.122 del RD 1775/1933 e il D.lgs.259/2003 art. 92).
Ciò non significa automaticamente e semplicisticamente che il proprietario può sempre chiedere al gestore (Telecom, Enel) di spostare cavi, fili o altro senza doversi assumere alcuna spesa.
In realtà, come già visto, tutto dipende dalla servitù a cui e' legato e dal motivo per cui chiede lo spostamento.
Il principio che si desume dagli articoli del codice civile sopra-riportati e' che la servitù non deve comportare per il proprietario eccessiva onerosità in termine di vincoli, ma nel contempo non può essere modificata a suo piacimento.
Fermo restando quindi che contano i vincoli stabiliti dalla servitù, si può dire, in termine pratici generali, che se il proprietario chiede lo spostamento nell'ambito di una ristrutturazione per la quale esso e' inevitabile, con successivo ricollocamento (se per esempio devono essere spostati dei fili da una parete da riverniciare) o con collocamento altrove (se per esempio viene modificata la parte dove sono attaccati i fili e, per forza di cose, i fili devono essere interrati) il gestore deve provvedere a proprie spese.
Diversamente, se il proprietario chiede la rimozione o lo spostamento per motivi "estetici" e senza che vi sia una necessita' concreta, o semplicemente perché la collocazione degli impianti non gli va più bene, allora il costo dei lavori grava su di lui.
Il punto e' oggetto di varia giurisprudenza che merita di esser consultata alla bisogna, si veda per esempio la recente sentenza -utile ed esaustiva- n.271/2013 del Tribunale di Lecce.
 
 
 
AVVERTENZE. Quotidiano dell'Aduc registrato al Tribunale di Firenze n. 5761/10.
Direttore Domenico Murrone
 
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