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fatture condominiali acqua e luce scale e violazione della privacy
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Lettera 
18 luglio 2019 0:00
 
Buongiorno,
la presente per chiedere informazioni circa la modalità di richiesta del rimborso spese di acqua e luce da parte dell' ex proprietario dell'appartamento c/o il quale ero in affitto, ed eventuale modalità di risposta.
Vi spiego, alla cessazione del contratto di affitto e restituzione dell'appartamento mi viene richiesto il pagamento delle spese di acqua e luce scale sostenute dal proprietario di casa negli ultimi due anni.
Ho richiesto al proprietario verbalmente la nota spese e nello specifico la regolare redazione del prospetto con tabellario millesimale per quantificare le spese richieste, premetto che da sempre ho chiesto l'installazione di un contatore per l'appartamento per il controllo delle effettive spese di acqua, avendo il condominio un contatore unico per la fornitura dell'acqua corrente per tutti gli appartamenti, e non è mai stata eseguito l'adeguamento, persistendo in un conteggio "bonario" dividendo le spese equamente tra tutti i condomini (indifferentemente dal numero degli occupanti gli appartamenti, che negli ultimi anni hanno subito molte variazioni).
Dopo aver ricevuto incessantemente una serie di messaggi e chiamate dall'ex proprietario, alle quali ho poi deciso di non rispondere più, mi vedo recapitare in data odierna una lettera raccomandata, redatta in tono confidenziale (uso del "tu") ed accusatorio, con intimazione a formalizzare se intendo riconoscere il pagamento della somma calcolata dal proprietario sulla base delle fatture ricevute dall'ente e dividendo le quote per il numero di condomini, non tenendo conto del tabellario millesimale e dei relativi conteggi di spese ed oneri accessori con le relative suddivisioni delle competenze tra conduttore e locatore.
Premettendo che non ho mai negato al proprietario di casa il riconoscimento degli oneri economici di mia competenza e non avendo mai disconosciuto il debito presunto.
Chiedo un vostro parere e un modello di possibile risposta per far valere i miei diritti, sopratutto in virtù del fatto che è stato fatto uso di recapiti telefonici ed indirizzi (nuovo indirizzo) che non avevo mai fornito all'ex proprietario di casa e dei quali non avevo autorizzato al trattamento e nemmeno all'uso per i fini dei quali si avvalso.
Credo che siamo al limite della configurazione del reato di stalking, ma per questo mi rimetto a chi, in termini legali, possa saperne più di me. Grazie in anticipo per il tempo che vorrete dedicarmi.
Cordiali saluti.
Giampiero, dalla provincia di TN

Risposta:
occorre prendere visione del contratto di locazione.
Se nello stesso, infatti, è scritto che le utenze saranno a carico Suo e non si fa menzione alle tabelle millesimali e alle contestazioni da Lei mosse, queste sono da considerare superate.
Per quanto concerne l'utilizzo di utenze ed indirizzi da Lei forniti dovrà contestare tale comportamento tenendo, tuttavia, in considerazione che è diritto del creditore cercare di recuperare il proprio credito.
 
 
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