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luci moleste di un'insegna dei tabacchi
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Lettera 
11 agosto 2020 0:00
 
Buongiorno, vorrei un consiglio da voi su come comportarmi o sapere se in qualche modo potete aiutarmi.
Sotto casa mia vi è un bar e in specifico sopra questo bar vi sono le camere da letto,una con balcone una con finestra, in quella con balcone dormono i miei genitori di 85 e 86 anni, uno dei proprietari da qualche mese avendo preso la licenza dei tabacchi ha posto un insegna luminosa (dei tabacchi) formata con le nuove luci a led, insegna che tengono aperta giorno e notte fino a mattina inoltrata 4-5 del mattino. Sono delle luci così fastidiose che non solo arrivano all’interno delle camere da letto disturbando ma che ci impediscono di sera, di affacciarci al balcone e alla finestra di queste camere in quanto danno molto fastidio alla vista, tra l’altro questa insegna è molto vicina al mio balcone e alla mia finestra.
Ho cercato su internet e si parla di “INQUINAMENTO LUMINOSO”, dicono che “ UNA SORGENTE LUMINOSA E’ ASSIMILABILE A TUTTI GLI EFFETTI AD UNA IMMISSIONE MOLESTA PREVISTA DALL’ ART. 884 DEL CODICE CIVILE”, parlano di “ LUCE MOLESTA INTRUSIVA QUELLA CHE ENTRA NELLE CASE DALLE FINESTRE SOPRATTUTTO NELLE ORE IN CUI CHI VI ABITA VORREBBE RIUSCIRE A RIPOSARE… NESSUN IMPIANTO NE PUBBLICO NE PRIVATO DEVE ESSERE FONTE DI LUCE MOLESTA/INTRUSIVA MOLESTA E CHE IN TALE CASO GLI APPARECCHI VANNO RIORIENTATI, SCHERMATI O SOSTITUITI.
L’insegna ripeto è molto vicina sia al mio balcone che alla mia finestra, per poter essere in qualche modo schermata o riorientata in quanto fa luce sia a destra (balcone) sia a sinistra (finestra). Sarebbe preferibile una posizione frontale nel senso che fa luce sulla strada e da le spalle alla mia casa.
Credo di avere il diritto di non vedermi illuminata la Mia proprietà da luci di terzi così moleste e che abbiamo il diritto di poterci affacciare dal balcone e dalla finestra di casa liberamente senza essere disturbati e molestati.
Vi chiedo potete aiutarmi?
Giuseppe, da Roccella Valdemone (ME)

Risposta:
la prima cosa da fare ovviamente è parlarci e cercare di trovare una soluzione bonaria, spiegando il disagio e sperando che la controparte ascolti. Se non funziona, per capire se ci sono gli estremi di legge per procedere, è necessario ottenere una perizia da un tecnico che metta nero su bianco se l'emissione di luce rientra o meno nei limiti della cosiddetta tollerabilità. Una volta che ha una perizia in cui appare chiaro che tali limiti sono superati, dovrà prima di tutto farsi valere con una lettera raccomandata A/R o PEC di messa in mora all'esercizio commerciale:
http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora+diffida_8675.php
Dopodiché, se la mora non avrà effetti positivi, dovrà rivolgersi ad un legale per i passaggi successivi (mediazione ed eventualmente causa).
 
 
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