Buongiorno, vi contatto in merito ad un problema relativo ad una servitù non menzionata nell'atto di rogito della casa da me acquistata.
Mesi fa io ed il mio compagno abbiamo acquistato una casa con regolare contratto di acquisto con notaio e agenzia immobiliare come intermediario. Solo oggi però siamo venuti a conoscenza del fatto che esiste, nel muro perimetrale di nostra proprietà, un secondo contatore dell'acqua con seconda utenza adibito ad un rubinetto di irrigazione che fornisce l'acqua ad un terreno adiacente la nostra proprietà, di proprietà dei vecchi proprietari di casa nostra. Nell'atto di rogito non è stato fatto alcun riferimento nè menzionata tale servitù anche dopo domanda di rito del notaio. Ci stavamo chiedendo quindi se possiamo richiedere la rimozione di tale contatore dalla nostra proprietà in quanto anche la tubazione dell'acqua, passa nella nostra proprietà fino ad arrivare nel terreno confinante il nostro. Come dobbiamo muoverci? possiamo rivalerci sul notaio o sui venditori ex-proprietari in quanto non ci hanno fornito tutte le informazioni? si può in qualche modo ritenere inficiato il nostro atto di compravendita? Restando in attesa di vostre, vi ringrazio anticipatamente e vi porgo cordiali saluti.
Carmela, dalla provincia di BG

Risposta:
Se l'utente idrico ha titolo a mantenere l'installazione in virtu' di servitu' di passaggio, lei potra' concordare la rimozione della tubazione, addebitando al venditore le spese relative all'intervento, qualora al rogito avesse taciuto la presenza della servitu' all'acquirente e al notaio.
Cominci a farsi valere con una lettera raccomandata A/R o PEC di messa in mora:
http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora+diffida_8675.php
ad entrambe le controparti di esibire l'eventuale atto di costituzione della servitu' o il titolo che autorizza la permanenza dell'utenza, altrimenti procedendo alla legittima sigillazione, con spese a carico del venditore.