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Sollecito per manutenzione straordinaria
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Lettera 
7 luglio 2020 0:00
 
A ottobre/19 l'Assemblea di condominio delibera di fare lavori di manutenzione straordinaria, con l'intenzione di farli al più presto possibile e prima dell'inverno.
A novembre l'amministratore manda ai condomini la ripartizione e rateizzazione con queste date:
1° rata fine novembre, 2°rata fine gennaio, 3°rata fine febbraio e 4°rata fine marzo.
I lavori però causa maltempo e poi coronavirus, iniziano solo a maggio, io ho pagato le prime 2 rate tenendo in sospeso le ultime 2 visto il ritardo dei lavori.
A giugno l'amministratore manda un sollecito per il pagamento delle 2 rate con un ulteriore addebito di 10€ per spese di sollecito.
Potevo io sospendere il pagamento di metà dell'importo totale considerando che i lavori fatti fin'ora coprono circa il 50%?
Potrei non pagare l'ultima rata considerando che una parte dei lavori non verrà più fatta?
Può l'amministratore addebitarmi il costo di un sollecito per dei lavori non ancora eseguiti?
Francesco, dalla provincia di PV

Risposta:
in generale, non è ammesso non pagare nei termini, anche se i lavori sono stati ritardati (per ovvi motivi). Pertanto, è legittimo il sollecito (e relative spese). La legge, infatti, prevede che addirittura prima dell'inizio dei lavori, il condominio debba creare un apposito fondo a garanzia del pagamento (in breve, la ditta potrebbe rifiutarsi di procedere con i lavori, salvo diverse intese, qualora tutti i condomini non abbiano già anticipatamente pagato il tutto). L'art. 1133 c.c., al n. 4 prevede: "alle opere di manutenzione straordinaria e alle innovazioni, costituendo obbligatoriamente un fondo speciale di importo pari all'ammontare dei lavori; se i lavori devono essere eseguiti in base a un contratto che ne prevede il pagamento graduale in funzione del loro progressivo stato di avanzamento, il fondo può essere costituito in relazione ai singoli pagamenti dovuti".
Detto questo, se i lavori non verranno piu' fatti, l'amministratore dovrà ottenere dalla ditta un rimborso che poi dovrà essere ripartito tra i condomini.
 
 
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