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Utenza acqua condominiale se non c'è la residenza
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Lettera 
20 agosto 2018 0:00
 
Salve mio figlio da alcuni mesi vive in un piccolo appartamento in condominio nel quale le spese dell'acqua sono in comune.Fino a poco tempo fà pagava per una persona sola (cioè le sue spese). Da adesso l'amministratore in seguito a lamentele dei condomini gli addebita le spese dell'acqua per due persone. La seconda persona sarebbe una sua compagna che pochi da poco tempo fà è andata a vivere con lui, ma senza aver preso la residenza ufficiale in quell'appartamento.Mio figlio a provato a contestare tale addebito dicendo che ancora la sua compagna non ha preso la residenza li'e pertanto lui non si sente in obbligo di pagare le spese dell'acqua per 2 persone ma l'amministratore gli ha risposto che non è obbligatorio che l'altra persona abbia la residenza, le spese le deve pagare ugualmente. Che cosa ne pensate ? Come posso far valere i miei diritti se l'amministratore non vuol sentire ragioni ? Secondo voi e' giusto che mi venga addebitate le spese dell'acqua per 2 persone se la seconda persona non ha la residenza in quel luogo ? Vi ringrazio per tutti i vostri consigli. Cordiali saluti
Giorgio, dalla provincia di PU

Risposta:
l'amministratore deve attenersi al regolamento condominiale o alle delibere approvate dall'assemblea, che possano aver modificato un precedente criterio di ripartizione delle spese dell'acqua comune, e verificarne il rispetto. Il requisito della residenzialità degli occupanti dell'appartamento non ci pare di per sè significativo: ci può essere infatti un residente che abita per vari motivi altrove, o al contrario un non residente che abità li' stabilmente.
 
 
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