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BANCHE DEL SANGUE DEL CORDONE OMBELICALE. ORDINANZA PUBBICATA OGGI IN G.U.
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Notizia 
10 maggio 2006 0:00
 
Dichiarazione dell'on. Donatella Poretti

E' stata pubblicata oggi sulla Gazzetta Ufficiale l'ordinanza "Misure urgenti in materia di cellule staminali da cordone ombelicale" con la quale si vieta "l'istituzione di banche per la conservazione del cordone ombelicale presso strutture sanitarie private anche accreditate ed ogni forma di pubblicita' alle stesse connesse".
Secondo l'attuale Governo solo le strutture pubbliche possono garantire un piu' "giusto" utilizzo delle cellule staminali del cordone ombelicale.. Ma la spiegazione che la donazione anonima e gratuita nelle banche pubbliche sia molto piu' utile per la societa' e per le persone che hanno bisogno di ricorrere ad un trapianto, evidentemente non e' bastata a frenare i tanti genitori che, nonostante i divieti, hanno deciso di ricorrere alle banche private presenti e legali negli altri Paesi. La conseguenza del divieto ha prodotto il semplice risultato che ci sono stati, tra i tanti casi anonimi anche alcuni famosi, che hanno ammesso di avere aggirato questo divieto.
Se a questo si aggiunge il fatto che donare il sangue del cordone e' praticamente impossibile in molte regioni italiane, questa ordinanza non fa altro che continuare a "vietare" questa pratica ed incentivare il ricorso alle banche private estere. Inoltre l'apertura all'uso autologo, cosi' come decisa dall'ordinanza odierna (previa presentazione di documentazione di patologia di un consanguineo che potrebbe beneficiarne), e' un limite alle innovazioni della ricerca scientifica che, in continua evoluzione, potrebbe scoprire altri usi di questo sangue per altre patologie, non indicate nelle motivazioni del deposito autologo; oppure il deposito autologo non sarebbe deciso perche' non ancora conosciuto l'uso per patologie non considerate guaribili in quel momento.
Pertanto, chiedero' al nuovo Governo di abrogare immediatamente l'ordinanza odierna e di aprire la strada anche alle banche private accreditate per la crioconservazione del sangue del cordone ombelicale. Solo in questo modo la normativa italiana potra' adeguarsi a quella di numerosi Paesi europei.
 
 
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