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 ITALIA - ITALIA - Banda larga. Calabrò (Agcom) a Tremonti: gli 800 milioni congelati non sarebbero serviti a Telecom Italia
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Notizia 
11 novembre 2009 12:09
 
"Non investire nella banda larga non e' un risparmio, ma e' una misura antieconomica. Tremonti e' giustamente preoccupato di rientrare con il debito che e' superiore al 115% del Pil, ma attenzione: qui si rischia di aggiungere errore ad errore ipotecando il reddito delle future generazioni".
Lo ha detto il presidente dell'Autorita' per le Comunicazioni, Antonio Calabro', intervistato da SkyTg24 sulla decisione del Governo di rinunciare ad investire 800 milioni nel progetto della banda larga. Quanto alle cifre e ai tempi, secondo Calabro', "per l'intero progetto sono necessari da 9 a 15 miliardi di euro di investimenti ed entro tre anni deve essere realizzata buona parte della rete. Entro 3-5 anni - ha chiarito il presidente del'Autorita' - bisogna realizzare la rete in fibra ottica anche per assicurare la ripresa economica al nostro paese. La banda larga per gli italiani e' un diritto ed e' importante per il sistema paese. La sua realizzazione portera' sostegno all'occupazione oltre che ad equiparare l'Italia ad altri paesi europei che hanno puntato su questa tecnologia. Mi appello al Governo e agli operatori - ha concluso - affinche' trovino l'intesa per mettere insieme tutte le iniziative necessarie. In questo senso l'Autorita' e' disponibile a fare da pivot".
Quella della banda larga e' un'infrastruttura portante per il sistema paese. L'investimento in banda larga ad alta velocita' trasmissiva  avrebbe un ritorno sul reddito formidabile. Gli 800 milioni di euro bloccati dal Governo servivano a collegare in banda abbastanza veloce la totalita' degli italiani. Lo scorporo della rete e' all'avanguardia nel mondo.
Con l'investimento che e' stato bloccato, non si sarebbe potenziata la rete Telecom. Non si sarebbe riparata la rete nei centri urbani, ma era nelle zone extraurbane che doveva intervenire il Governo.
Gli Stati che hanno l'alta velocita' non hanno risentito tanto della crisi economica. Gli Stati con banda larga diffusa crescono di piu'. Incrementando il debito pubblico irresponsabilmente abbiamo caricato le nuove generazioni e lo stop alla banda larga ne pregiudicherebbe ulteriormente il futuro". Secondo Calabro' "bisogna fare una rete in fibra ottica che garantisca una velocita' di 50 megabit. Il sistema delle telecomunicazioni e' stato l'unico nel mondo ad avere redditi soddisfacenti anche in piena crisi. Nella Pubblica amministrazione gli annunci sono stati meritori pero' ancora non si e' fatto molto. Per esempio - ha concluso - il sistema informativo della giustizia amministrativa funziona. Ciascun cittadino puo' avere conoscenza immediata di esito causa, ricorso, composizione del collegio e cosi' via".
 
 
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