Secondo
la stima del ministero dell’Università, nel 2022 si contano 10mila matricole in meno rispetto all’anno precedente. I dati non sono ancora definitivi – quelli ufficiali saranno disponibili a inizio estate – ma si comincia a intravedere un fenomeno preoccupante. E se il confronto si fa con il 2020, i nuovi iscritti agli atenei sarebbero quasi 24mila in meno. Certo c’è il fattore demografico di un Paese che invecchia, ma è un segnale allarmante per l’Italia, che ha solo il 20,1% di laureati contro il 32,8% della media europea.
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