La Thailandia è leader regionale di politica sulla cannabis medica. È stato il primo paese in tutta la sua area a legalizzarla, e oltre la metà dei paesi in cui la cannabis comporta una potenziale pena di morte si trova nella stessa regione della Thailandia.
All'inizio di quest'anno la Thailandia ha legalizzato la coltivazione domestica di un massimo di sei piante per famiglia, a livello nazionale.

La ricerca sulla cannabis
Molti paesi in tutto il mondo rendono molto difficile la ricerca sulla pianta di cannabis. Non in Thailandia, tant'é che il governo ha recentemente annunciato la creazione di un centro internazionale di ricerca sulla cannabis:  "Il ministero della sanità pubblica thailandese ha firmato un memorandum d'intesa (MOU) con RxLeaf World Medica sulla creazione dell'International Medical Cannabis Research Center. Iniziativa per far sì che la Thailandia divenga un centro di produzione e sviluppo di cannabis di livello mondiale".
"Il centro mira a essere un luogo di conoscenza per la ricerca genetica sulla cannabis medica, riunendo medici, ricercatori, esperti provenienti da Canada, Paesi Bassi e altri paesi ché conducano ricerca e scambi".

Prestiti governativi per la coltivazione
La notizia arriva sulla scia di un annuncio secondo cui il governo emetterà prestiti per aumentare la coltivazione domestica.
La banca thailandese per l'agricoltura e le cooperative agricole (BAAC) ha iniziato a offrire prestiti agli aspiranti coltivatori di cannabis a partire da settembre 2021.
Nel febbraio 2021, la vice portavoce della Thailandia Traisulee Traisoranakul ha dichiarato ai media internazionali che "Tutti hanno il diritto di coltivare marijuana collaborando con gli ospedali provinciali per uso medico".
Il programma di prestito del governo fornirà assistenza finanziaria agli agricoltori che cercano un raccolto alternativo a riso, manioca e alberi della gomma. Il tasso di interesse per i prestiti di cannabis sostenuti dal governo è solo dello 0,01% all'anno per i primi tre anni.
(da Cannabis&TeachToday)