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 ITALIA - ITALIA - Cannabis terapeutica. Lettera aperta alla Provincia di Trento
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Notizia 
16 marzo 2018 13:24
 
Gentile Assessore alla salute e politiche sociali della Provincia di Trento, dottor LUCA ZENI, Le scrivo perché:
Con la delibera n. 937 del 31.05.2016 (seguita dalle “note” dell’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari del 08.08.2016) la Giunta Provinciale ha avviato l’erogazione di preparazioni galeniche magistrali a base di cannabis a carico del Servizio sanitario.
In breve tempo le strutture sanitarie hanno segnalato al Ministero della Salute l’incremento del consumo di inflorescenze di cannabis.
Le farmacie ospedaliere, comunali e private presenti sul territorio spesso non riescono a soddisfare (in tempi ragionevoli) le richieste dei pazienti.
Premesso ancora che:
Recenti notizie di stampa rivelano l’introduzione di un nuovo farmaco chiamato PEDANIOS (PEDANIOS 22/1 e 20/1) che si affiancherebbe al BEDROCAN e BEDIOL di importazione olandese ed al FM2 dell’Istituto Farmaceutico Militare di Firenze.
Non v’è ancora notizia, tuttavia, della presenza di questo farmaco sul territorio provinciale.
Forse perché altre fonti annunciano l’arrivo del menzionato farmaco a breve, si dice, tra sei settimane.
L’Azienda Sanitaria è un ente strumentale della Provincia dotato di autonomia imprenditoriale che interviene di fatto nella definizione delle politiche sanitarie.
Nell’ambito delle politiche sanitarie rientra anche l’approvvigionamento di farmaci e di preparati galenici.
Pare che alla Giunta spetti il compito di facilitare l’approvvigionamento dei farmaci come appare dal contenuto della Delibera della Giunta Provinciale del 27.10.2017, n. 1775 che ha incrementato, con effetto retroattivo a far data dal marzo 2017, l’importo rimborsabile alle farmacie che offrono preparazioni galeniche, discostandosi dalle indicazioni nazionali.
A questo punto chiedo
1) Quali sono le iniziative poste in essere dalla Provincia Autonoma di Trento e in particolare dall’Assessorato alla salute e politiche sociali per garantire la presenza nelle strutture pubbliche dei farmaci a base di cannabis (e quindi anche del nuovo farmaco PEDANIOS, salvo si tratti di una bufala) e per sollecitare le farmacie ospedaliere, private e la rete delle farmacie comunali all’approvvigionamento degli stessi preparati.
2) Se la Provincia ritiene utile monitorare periodicamente la presenza e la disponibilità dei farmaci a base di cannabis sul territorio provinciale, e rendere pubblici i dati raccolti.
3) Se la Provincia Autonoma di Trento non ritiene che possa sfruttare le possibilità offerte dall’art. 18 quater del DL 148/2017 e investire l’Istituto E. Mach per progettare un centro di produzione (eventualmente dopo un periodo di sperimentazione) di cannabis terapeutica in loco, con un ritorno sul territorio provinciale in termini di occupazione e finanziario.
 
Cordialità,
Fabio Valcanover
 
 
 
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