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 ITALIA - ITALIA - Cannabis terapeutica. L'opinione degli italiani
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19 ottobre 2020 14:07
 
Poco informati, ma assolutamente disponibili ad aprire ad enti locali e aziende private sulla produzione di cannabis terapeutica, divisi praticamente a metà sulla possibilità di autocoltivazione della stessa per uso personale. E' questa, in estrema sintesi, la fotografia scattata dal sondaggio di Swg per BeLeaf sulla cannabis medica in Italia.Secondo i risultati della ricerca, solo il 29 per cento dei cittadini si dice pienamente a conoscenza del fatto che in Italia curare determinate malattie con la cannabis sia assolutamente legale e che sia possibile acquistarla anche in farmacia, dietro prescrizione medica. Il 54 per cento si dice solo vagamente informato, mentre il 17 per cento sostiene di non saperne assolutamente nulla. Una discrepanza che aumenta in base all'età e ai titoli di studio, con i più giovani e i laureati che si mostrano più aggiornati sulla materia. Nonostante questa evidente lacuna informativa, il 78 per cento (quasi quattro cittadini su cinque) si dice d'accordo ad allargare la produzione di cannabis ad uso medico, al momento limitata all'istituto farmaceutico militare di Firenze e del tutto insufficiente a soddisfare il fabbisogno nazionale, costringendo l'Italia ad importazioni dall'estero a prezzi più alti di quelli di produzione. Alla domanda relativa alla possibilità di allargare la produzione ad enti locali e aziende private, il 38 per cento di italiani si dice del tutto d'accordo, il 40 per cento più d'accordo che in disaccordo. Il restante 22 per cento si dice in disaccordo (solo il 7 per cento strenuamente contrario). Anche in questo caso il profilo giovane/laureato è quello più fortemente convinto. Infine l'opinione pubblica italiana si divide esattamente a metà riguardo l'ipotesi di aprire alla coltivazione domestica per i soggetti che necessitano di cannabis medica. Con un margine d'errore del 3,4 per cento, infatti, abbiamo un 49 per cento di cittadini che si dice tendenzialmente favorevole e un 51 per cento che invece è tendenzialmente in disaccordo.Secondo stime della Coldiretti, una ben definita regolamentazione della produzione e commercializzazione della cannabis medica in Italia garantirebbe un reddito annuo di 1,5 miliardi di euro e l'aumento di 10mila posti di lavoro. 
 
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