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 U.E. - U.E. - Commercio al dettaglio in calo
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11 aprile 2023 12:03
 
Nello scorso febbraio, il volume destagionalizzato del commercio al dettaglio e' diminuito dello 0,8 per cento in area euro e dello 0,9 per cento nell'Ue, se paragonato al mese di gennaio. Lo si apprende da stime di Eurostat. A gennaio, il volume del commercio al dettaglio era invece aumentato dello 0,8 per cento in eurozona e dello 0,9 per cento in Ue. Su base annuale, se paragonati a febbraio 2022, i dati mostrano un calo del 3,0 per cento nell'area euro e del 3,1 per cento nell'Ue. In eurozona, a febbraio scorso, il volume del commercio al dettaglio e' diminuito dell'1,8 per cento per i carburanti per autotrazione, dello 0,7 per cento per i prodotti non alimentari e dello 0,6 per cento per alimenti, bevande e tabacco. In Ue, i dati hanno fatto registrare una diminuzione dell'1,4 per cento per i carburanti per autotrazione, dell'1 per cento per i prodotti non alimentari e dello 0,6 per cento per alimenti, bevande e tabacco. Tra gli Stati membri per i quali sono disponibili i dati, oltre al calo dello 0,4 per cento registrato in Italia, le maggiori diminuzioni mensili sono state osservate in Slovenia (-10,5 per cento), Ungheria e Polonia (entrambe -2,0 per cento) e Svezia (-1,6 per cento). 
Gli aumenti maggiori sono stati osservati a Cipro (+1,6 per cento), Lussemburgo (+0,8 per cento) e Belgio (+0,7 per cento). Su base annuale, rispetto a febbraio 2022, in area euro il volume del commercio al dettaglio e' diminuito del 4,9 per cento per alimenti, bevande e tabacco e dell'1,8 per cento per i prodotti non alimentari, mentre e' cresciuto dell'1,1 per cento per i carburanti per autotrazione. In Ue, invece, e' diminuito del 4,9 per cento per alimenti, bevande e tabacco e dell'1,9 per cento per i prodotti non alimentari, mentre e' cresciuto dello 0,1 per cento per i carburanti per autotrazione. Tra gli Stati membri, oltre al calo del 2,8 per cento dell'Italia, le maggiori diminuzioni annuali sono state registrate in Ungheria (-10,1 per cento), Svezia (-8,5 per cento) e Germania (-7,0 per cento). Gli aumenti maggiori sono stati osservati a Cipro (+8,3 per cento), Lussemburgo (+6,8 per cento) e Spagna (+4,7 per cento). 
(Nova)
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