ITALIA - Conservazione staminali cordonali. Poche banche e quasi tutte a nord. Rapporto
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25 luglio 2013 18:08
Sono 19 le banche pubbliche che in Italia sono autorizzate a raccogliere il sangue del cordone ombelicale per utilizzarne le staminali. Quella di Sciacca, dove le sacche sono state conservate in modo non idoneo e ora dovranno essere distrutte, e' l'unica struttura siciliana, mentre la maggioranza delle strutture e' concentrata al nord. Il sangue cordonale viene utilizzato per le sue staminali ematopoietiche, cellule capaci di differenziarsi nei vari componenti del sangue. Queste cellule, oltre ad essere molto utili per la ricerca, vengono trapiantate per curare gravi malattie del sangue come talassemie, leucemie e linfomi. Hanno il vantaggio di essere 'immature', e di poter quindi essere innestate anche in soggetti non esattamente compatibili, come avviene invece per le donazioni tra adulti. La legge italiana permette la donazione, gratuita e volontaria, per il trapianto 'allogenico', cioe' a non familiari. In casi particolari, se ad esempio si e' in presenza di un consanguineo con una patologia curabile con il trapianto, e' ammessa la conservazione 'per uso dedicato'. Le banche italiane non possono conservare il sangue per uso privato, ma la legge ammette che la mamma possa inviare, a proprie spese e dopo un'autorizzazione, il sangue cordonale ad una banca privata estera per delle possibili future applicazioni per il proprio figlio, una eventualita' che secondo alcuni esperti ha una probabilita' inferiore a una su 100mila. In ogni caso se il bambino avesse bisogno del proprio cordone la legge prevede che possa riottenerlo, ovviamente se non e' stato gia' donato. Secondo il report del Centro Nazionale Sangue dell'Istituto Superiore di Sanita' alla fine del 2012 nelle 19 strutture erano presenti circa 38mila unita' di sangue cordonale, la maggior parte delle quali (circa 35mila) per il trapianto da un donatore non familiare, con circa un terzo del totale nella sola banca milanese. La raccolta e' limitata anche dagli stretti criteri per la donazione, che rendono eleggibili circa il 10% dei cordoni. Per quanto riguarda il ricorso alle banche private uno studio della Federazione Italiana Associazioni Donatori Cellule Staminali (Adoces) nel 2011 aveva stimato circa 60mila unita' conservate, con una spesa non inferiore ai 150 milioni di euro. Il costo della conservazione all'estero varia infatti tra poche migliaia e alcune decine di migliaia di euro.