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 ITALIA - ITALIA - Diminuisce odio in Rete, ma si radicalizza. Rapporto Vox
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22 novembre 2021 12:02
 
Decresce l'odio online ma si radicalizza, diventando piu' insidioso. E' la sintesi della tendenza che emerge dall'ampia sesta edizione della "Mappa dell'Intolleranza", progetto e rapporto ideato da Vox, l'Osservatorio Italiano sui Diritti, in collaborazione con l'Universita Statale di Milano, l'Universita di Bari Aldo Moro, Sapienza, Universita di Roma e IT'STIME dell'Universita Cattolica di Milano. Nel corso della rilevazione del 2020 (periodo marzo-settembre) erano stati raccolti un totale di 1.304.537 tweet, dei quali 565.526 negativi (il 43% circa contro il 57% positivi) mentre ella rilevazione 2021 invece (periodo meta gennaio-meta ottobre) sono stati raccolti 797.326 tweet, dei quali 550.277 negativi (il 69% contro il 31% di positivi). E questo, nonostante il periodo della ricerca sia stato piu lungo rispetto all'anno precedente, sono stati raccolti meno tweet, ma e cresciuta significativamente la percentuale di tweet negativi sul totale dei tweet rilevati. Quindi, si tratta di un maggior numero di tweet negativi e con messaggi di odio e discriminazione, un segno evidente di una forte radicalizzazione del fenomeno.
Ma non e' tutto.
A questa prima analisi ne segue una seconda, che identifica un allargamento dei target di odio online che riguarda alcune peculiari categorie di soggetti: le persone con disabilita (16,43%) che hanno ricevuto piu tweet negativi di tutte le altre; le persone omosessuali (7,09%); gli ebrei (7,60%); le donne (43,70%) e gli islamici (19,57%). L'anno scorso le categorie caratterizzate da un'incidenza maggiore di tweet negativi erano solo tre. Come si puo' notare ad occhio nudo, la maggiore radicalizzazione riguarda un odio generalizzato contro le donne e soprattutto contro le donne piu esposte come politiche e giornaliste come analizza il rapporto, a cui fanno seguito i tweet contro i musulmani, i disabili, gli ebrei, gli omosessuale e i migranti. Tuttavia, se si osservano i dati nel dettaglio dei singoli cluster, emerge che in 5 cluster su 6 la percentuale di tweet negativi e piu alta rispetto alla percentuale di tweet positivi (persone con disabilita: 76,1% negativi; persone omosessuali: 74,2% negativi; ebrei: 72,6% negativi; donne: 70,7% negativi; islamici: 65,2% negativi) tranne nel cluster xenofobia (49,1% negativi) mentre nel 2020 sono stati invece solo 3 i cluster nei quali la percentuale di tweet negativi era maggiore rispetto alla percentuale di tweet positivi. Nel dettaglio: persone con disabilita (64,2% tweet negativi), islamici (58,4% tweet negativi), donne (55,7% tweet negativi).
(AGI)
 
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