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GLI EFFETTI NEFASTI PREVISTI SONO DIVENTATI REALTA': CON QUALCHE SPINELLO SI FINISCE IN CARCERE E CI SI ROVINA LA VITA, MA NON BASTA. L'ABROGAZIONE DELLA RIFORMA FINI-GIOVANARDI
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Notizia 
15 maggio 2006 0:00
 

Dichiarazione dell'on. Donatella Poretti, deputata Rosa nel Pugno

Durante la fase di elaborazione della riforma della legge antidroga eravamo in molti a paventare il rischio che un ragazzo con qualche spinello in tasca sarebbe finito in carcere. Oggi il rischio e' divenuto realta': bastano 3 grammi e due ragazzi di vent'anni finiscono in carcere mentre su di loro pende un processo per direttissima con cui rischiano da 6 a 20 anni di carcere e una sanzione amministrativa da 26 a 260 mila euro grazie all'accusa di spaccio di sostanze stupefacenti.
Si puo' prevedere che venga applicata una pena minore come prevista dalla legge per fatti di lieve entita' (art. 73 comma 5) e i due rischiano "solo" da 1 a 6 anni e una sanzione amministrativa da 3 mila a 26 mila euro. Ma ricordiamo che prima della riforma i due ragazzi avrebbero comunque rischiato da 6 mesi a 4 anni e una sanzione da mille a 10 mila euro.
Se a questo si aggiungono le spese processuali, la durata del processo e tutto il contorno, si potrebbe dire piu' semplicemente che per "spacciare" pochi grammi di hashish la pena cui si va incontro e' quella di avere rovinata la vita, essere ospiti delle patrie galere e imparare a conoscere il mondo della criminalita'.
La differenza con la legge di prima sta tutta nella durata della pena da scontare, che e' rilevante, ma il problema in linea di principio resta intatto. Siamo sicuri che l'impostazione di mera proibizione sia la soluzione per un comportamento cosi' diffuso come quello del consumo di hashish, e della conseguente vendita?
Se dopo decenni di applicazione di leggi proibizioniste il fenomeno non diminuisce, ma cresce e si modifica nelle sostanze e nelle abitudini, e' saggio e ragionevole insistere a percorrere la stessa strada?
Se si rispondesse sinceramente a questa domanda forse potremmo iniziare a pensare a soluzioni diverse, una per tutte la regolamentazione e legalizzazione.
 
 
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